TORINO UNITA PER TORINO

E PER IL NORDOVEST

21 ottobre 2014
Questi Gran Premi che prendono il volo e che finiscono in dono in altre parti della penisola, queste giornate di autunno-inverno che si riducono in rapporto ai numeri annunciati, queste stesse giornate che perdono corposità relativamente al montepremi annunciato, la presa di coscienza che nell'arco dell'anno Torino ha avuto solo una manciata di eventi domenicali a differenza di quanto hanno avuto ad esempio Bologna e Firenze …
Questi infiniti particolari che si leggono con un numero di eventi di 65 convegni totali, a titolo unico del Piemonte in evidente stridore con i 130 dell'Emilia, gli oltre 100 del Veneto e della Toscana … Tutto ciò si traduce nel 2014 tremendamente complesso del Piemonte e di conseguenza della piazza di Torino.

Elementi di insoddisfazione che non devono riflettersi sull'incipiente 2015: elementi discussi con fervore e volontà costruttiva da tutte le categorie e dall'amministratore delegato Guido Melzi d'Eril che ha annunciato nella circostanza la definitiva rinuncia alla presidenza di Federippodromi, decisione sulla quale pesa tantissimo la presa di coscienza che di Torino è stato fatto scempio.
Torino caput del Nord Ovest dove pesa e fa condizione l'assenza o il possibile ritorno di Milano, coinvolgibile nella misura in cui lei stessa sia parte integrante di un progetto del Nord Ovest, del quale fa ovviamente parte anche Albenga.
Dalla lunga analisi dei temi - numerosi gli interventi di Valter Ferrero, Marco Smorgon, Marino Lovera e Salvatore De Lorenzo - è emerso l'assoluto bisogno di "ottenere rispetto" ciò che si tradurrà nella costituzione di un gruppo di lavoro destinato al rapporto diretto, costante e impegnato con i rappresentanti del Ministero.
Importante in ultimo l'analisi di Melzi relativamente alla città metropolitane: "lo Stato le ha definite, sono sette, tra queste c'è ovviamente Torino, non ci può essere discriminazione ma legittimo rispetto: che nell'ambito ippico si legge così, montepremi analogo per tutte". Per il momento più che un'enunciazione, un'ipotesi senza certezze.
m.b.

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