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GLI ISCRITTI DELL'EDIZIONE 2023

28 marzo 2023
Il giorno di Pasquetta all’ippodromo di Vinovo andrà in scena la sessantesima edizione del Gran Premio Costa Azzurra, una delle corse più importanti per l’impianto piemontese.
Una corsa, il cui nome evoca sentimenti, passione, emozioni. Sì, perchè il Costa Azzurra, da sempre, racchiude il meglio del panorama ippico internazionale. Un grande evento quello di lunedì 10 aprile pur senza la presenza di stranieri.
Questa corsa vede nel proprio Albo d’Oro incisi i nomi dei maggiori rappresentanti dell’ippica internazionale; nel 1963, durante la prima edizione, a vincere fu l’americano Firestar, allievo di Gioacchino Ossani. Dieci anni più tardi il primo cavallo italiano a portarsi a casa l’ambito premio fu Carosio, pupillo di Giancarlo Baldi.
Da sempre il Costa Azzurra lega il suo prestigio a quello dei grandi protagonisti, i cui nomi riecheggiano ancora nella memoria degli appassionati e degli spettatori. Da The Last Hurrà a Ideal Du Gazeau, ai torinesi Ghenderò, Esotico Prad, Uniforz, La Dany Bar, Napoleon Bar. Quest’ultimo vincitore di due edizioni nel 2012 e 2014 e secondo l’anno successivo quando a tagliare per primo il traguardo fu Pace Del Rio, alle guide di Santo Mollo, vincitore anche dell’edizione 2018 con Tamurè Roc, la femmina della Sant’Eusebio. A proposito di femmine, come non citare Moni Maker, una delle più vincenti sul piano internazionale. Così come è d’obbligo ricordare il vincitore uscente Vernissage Grif, purtroppo assente.
Sessanta edizioni che hanno sempre regalato spettacolo: un appuntamento sentito dagli appassionati ma non solo, che varca anche i confini dell’ippica, riuscendo a toccare l’animo del capoluogo piemontese.
Il Costa Azzurra, infatti, è la corsa più famosa, quella che viene vissuta da Torino e dai suoi abitanti come una grande festa.
In questa giornata il parterre torinese cambia abito ed indossa quello delle grandi occasioni, trasformandosi in un teatro dove tutti sono impegnati ad ammirare gli assoluti protagonisti a quattro zampe. Coprotagonisti sono i driver, quelli dai nomi altisonanti.
Come in tutte le grandi occasioni c’è spazio anche per i sogni. Quello di questa edizione porta il nome di Agrado, pupillo di Francesco Di Stefano, un giovane driver di soli 29 anni, molto ambizioso, alla rincorsa del sogno di una vita.



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