IL MITICO GASPARESE

20 ottobre 2016
Un nome che è tornato spesso durante il convegno di ieri, è stato quello del mitico Gasparese, un bellissimo cavallo sauro come il padre, il grande Tornese, un bel pezzo di storia del nostro trotto.
Pupillo di Ferruccio Antonio Pedrazzani, fu un grande cavallo sia in pista che successivamente da riproduttore. Generazione 1965 eppure spesso nei ricordi degli ippici. Il primo a citarlo ieri è stato papà Marino Lovera, dopo la vittoria del figlio Luca in sulky a Vodka Di Poggio, nel premio Gasparese. “Non potevi non vincere questa corsa, poichè Gasparese è stato il colpevole della mia entrata all’ippodromo, raccontava all’uscita della pista, abitavo al villaggio ippico e la scuderia di Pedrazzani era confinante, così per andare a trovare quel bel sauro scavalcavo il cancello, pur di poter stare un po’ vicino a lui, e siccome era molto bravo, gli salivo anche in groppa… da allora non ho più lasciato l’ippodromo “. Ma Gasparese “tornava” quando in premiazione alla figlia del grande Maresciallo, così era soprannominato per il suo carattere austero, Paola Pedrazzani, veniva chiesto chi era il cavallo del cuore tra i tanti avuti in scuderia, lei senza pensarci un attimo ha risposto “ Gasparese, per il suo mite carattere che mi permetteva di stargli accanto per ore ad accarezzarlo e per quel mantello color oro “. Quella di Gasparese, come quella di Maltasar, o ancor meglio di Tornese di Delfo è un’ippica che ci fa andare molto indietro negli anni, ma per chi ama il nostro mondo ippico non può non ricordare con nostalgia e affetto.

eb

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