11 GENNAIO; IL GIORNO DELLA GRANDE VERITA'
9 gennaio 2011Arriva il giorno che conta più degli altri, storia dell'11 gennaio 2011, area di servizio, Roma. E' il dì della verità, quello dell'ippica che dovrebbe cambiare volto adottando una soluzione più responsabile verso i propri, molti problemi. E' il dì della convocazione generale, con il commissario dell'UNIRE che deve forzatamente assumere un ruolo perchè, un po' a spintonate ricevute, deve proprio farlo. Sin qui è capitato che l'UNIRE ha presentato a fine dicembre un calendario 2011 con un taglio, sensato, di 309 giornate, limando un po' qui e un po' là, con qualche possibile ritocco perchè anche il miglior sarto può sbagliare qualche asola. Poi però, alla presentazione del prodotto, approvatissimo dalle categorie del trotto (tradotto, il piano della riduzione delle riunioni favorisce di fatto un recupero di 20 milioni che finirebbero con il potenziare il monte premi, rendendo più appetibile il traguardo, in generale), le società di corse hanno espresso - evidentemente e soprattutto chi ha raccolto di meno - la loro non condivisione al programma.
Le società di corse sono il vero e proprio grande guaio magmatico del sistema ippico italiano, perchè non hanno costruito all'interno del loro percorso una rappresentabilità garante, la filiera dei valori, ne consegue che tutti al momento sono potenzialmente uguali, e si sentono in diritto di lamentare il loro disagio e di esigere rispetto.
A questo vero e proprio disordine politico, solo l'UNIRE può mettere ordine, imponendo il proprio contributo tecnico-politico, decidendo cioè chi è primario e chi è secondario. Facendo leva su quei parametri analitici che sono ben presenti sul sito dell'UNIRE e che dovrebbero essere legge. Dall'11 gennaio in poi
il vero problema, dunque, è il polso che l'UNIRE dovrà adottare per risolvere il bel problema, che oggi, domani o dopodomani, andrà per forza di cose risolto, perchè non se ne può fare a meno. In questo percorso di esigente stabilità è fondamentale la posizione delle categorie del trotto che non hanno avuto il minimo dubbio, la strada da percorrere è delineata dal calendario 2011 proposto dall'UNIRE e va rispettata. E non modificata.
Se passerà il principio del rispetto della scala dei valori, l'ippica italiana dovrà forzatamente cambiare volto e connotati, perchè i piccoli avranno meno dei grandi. E tutto di conseguenza. Se invece l'11 gennaio si tramuterà in una sfida di tutti contro tutti, beh, meglio non pensare che possa finire così.
mario bruno
Le società di corse sono il vero e proprio grande guaio magmatico del sistema ippico italiano, perchè non hanno costruito all'interno del loro percorso una rappresentabilità garante, la filiera dei valori, ne consegue che tutti al momento sono potenzialmente uguali, e si sentono in diritto di lamentare il loro disagio e di esigere rispetto.
A questo vero e proprio disordine politico, solo l'UNIRE può mettere ordine, imponendo il proprio contributo tecnico-politico, decidendo cioè chi è primario e chi è secondario. Facendo leva su quei parametri analitici che sono ben presenti sul sito dell'UNIRE e che dovrebbero essere legge. Dall'11 gennaio in poi
il vero problema, dunque, è il polso che l'UNIRE dovrà adottare per risolvere il bel problema, che oggi, domani o dopodomani, andrà per forza di cose risolto, perchè non se ne può fare a meno. In questo percorso di esigente stabilità è fondamentale la posizione delle categorie del trotto che non hanno avuto il minimo dubbio, la strada da percorrere è delineata dal calendario 2011 proposto dall'UNIRE e va rispettata. E non modificata.
Se passerà il principio del rispetto della scala dei valori, l'ippica italiana dovrà forzatamente cambiare volto e connotati, perchè i piccoli avranno meno dei grandi. E tutto di conseguenza. Se invece l'11 gennaio si tramuterà in una sfida di tutti contro tutti, beh, meglio non pensare che possa finire così.
mario bruno