Auguri Beppe!!!!

27 novembre 2011
Ottant’anni di professionalità e passione come pochi possono vantare; doveroso che Vinovo e l’ippodromo nella giornata di domenica 27 novembre abbiano celebrato il suo simbolo d’eccellenza, Giuseppe Guzzinati, giunto al traguardo degli ottant’anni pochi giorni fa.
Al grande professionista, guidatore splendido e preparatore superbo, non è mancato davvero nulla. Tutti gli operatori hanno voluto rendergli omaggio, sulla scia di una storia ippica d’altri tempi.
Più di tremila vittorie in carriera ma soprattutto il titolo di campione del mondo ottenuto nel 1972 in USA (quasi una seconda casa) e una sterminata galleria di realizzazioni altisonanti. Zebu’, Zardoz, su tutti Esotico Prad, ad oggi unico cavallo ad aver conquistato tutte le classiche torinesi, dai due anni fino all’età da anziano. Avrebbe meritato almeno un Derby il Giuseppe, unico neo in un palmares da grandissimo, parzialmente attenuato dal successo di Andrea con Nadir Kronos nel 2010.
La prova intitolata al compleanno ha avuto un bellissimo epilogo, per l’inaspettato quanto meritato successo di Leonard Leo a media di 1.16.5, sulla lunga distanza dei 2620 metri.
In sediolo Gianni Pescialli, per anni artiere ed allievo di casa Guzzinati, capace di attendere il momento giusto per attaccare a fondo Fitzgerald Bigi, debellandola a traguardo lontano per isolarsi in retta e vincere su Mosa Ferm e Iper Roc. Meglio così, in una prova dove l’attesa Mirage du Louvre (guidata dal figliol prodigo Andrea) ha sbagliato subito e dove casa Guzzi ha rischiato la beffa, vedendo al comando proprio l'ex pupilla Fitzgerald, alla prima uscita con il training di Barelli. Poi Leonard ha sistemato tutto, confermando una crescita esponenziale e le virtù del proprio mentore, il bravo Gianni.

Passando alle altre corse, lo stringato confronto sulla breve per due anni ha detto dell’ottima qualità di Pilar dei Veltri. La femmina di Santo Mollo è andata al comando in un amen, godendo sì di una prima parte di corsa a passo di caccia in 1.05, ma sparando senza sforzi un 58 appena abbondante a chiudere, buono per ottenere la seconda affermazione in carriera. Del resto ad animare la prova ha pensato un altro "enfant terrible" della piazza, quel Poseidon Bar capace di vincere ammaliando al debutto in settembre, prima di fermarsi per qualche problemino. Ora Marco Smorgon l’ha riproposto, ottenendo risposta confortante; è mancato il successo ma la Pilar vista oggi era davvero dura da avvicinare.
Santo Mollo ha pensato bene di bissare dopo poco; con Nerito Mec (ancora Pescialli al training, nel qualitativo confronto per quattro anni ha avuto la meglio in extremis su Nouvelle Vague, apparsa in cassaforte a cento da palo, quando No Reply che la stava insidiando è sbottata di galoppo. Ma la voglia di vincere di Santino ha fatto il resto…
Era nell’aria e puntualmente si è concretizzata la prima vittoria in carriera di Prima del Sile, reduce da una prova "monstre" a Milano, condizionata da errore al via con tanti metri regalati e culminata in un secondo di valore. Lorenzo Besana ha guidato davvero a fari spenti, consapevole del valore della sua Turbo Sund, in coda al drappello fino all’ingresso in retta ma capace di risolvere il tutto correndo solo duecento metri e nemmeno spremendosi tanto. Ne sentiremo parlare.
Cosimo Brigante ha invece siglato alla grande il confronto gentleman con una caparbia guidata, in sediolo al Trofal Oregon Effe, subito davanti e capace fino in fondo di resistere al tentativo di Oskar Schindler e Andrea Rubino. Non pervenuto il favorito Oltre Code, mai in corsa e vittima di un danneggiamento in partenza nel primo NP della carriera.
Ultimo appuntamento di novembre mercoledì 30…non mancate!
max_quaglia

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arrivi_27nov

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