DISINTERESSE PER L'IPPICA E L'IPPICA
SI FERMA DAL PRIMO GENNAIO 2012
27 novembre 2011Le associazioni di categoria del trotto, riunitesi a Roma presso la sede dell'A.S.S.I (ex U.n.i.r.e.) sentita la relazione del segretario generale Dott. Francesco Ruffo in merito ai bilanci pregressi,in corso 2011 e futuro 2012, ringraziano il medesimo per la sempre competente e disponibile collaborazione.
Prendendo atto della drastica riduzione prospettata del montepremi 2012 nella inaccettabile misura di circa il 50%, constatato l'immobilismo programmatico e l'assoluta incertezza per il futuro dell'intero settore, considerato che il comparto ippico già da tempo sta attraversando una profonda ed irrisolta crisi dovuta soprattutto all'assenza di interventi progettuali che nell'alternanza di ben 4 Ministri (nell'ultimo triennio alla guida del Mipaaf) ha trovato in AAMS (Monopoli di stato) una assoluta mancanza di volonta' nella tutela e promozione della scommessa ippica e con essa la salvaguardia occupazionale di un settore strategico per l'occupazione di 50.000 famiglie e la cura di oltre 90.000 ettari di terreno agricolo destinati ad un allevamento di cavalli tra i primi al mondo, oltre a 42 ippodromi molti dei quali di proprieta' comunale, tutto cio' premesso, proclamano lo stato di agitazione immediato con l'attuazione delle forme di protesta che riterranno piu' opportune nei confronti dei sovracitati responsabili di tale sfascio, dichiarando sin da ora l'astensione dalle corse a partire dal 1 gennaio 2012.
Si comunica altresi' alle organizzazioni sindacali la disdetta di tutti i contratti in essere degli artieri ippici impossibilitati al futuro rispetto dei precedenti impegni assunti.
Roma 25 novembre 2011
UPT Anagt Arti. Fengat Agit Fipt Snapt Anact Federnat
Prendendo atto della drastica riduzione prospettata del montepremi 2012 nella inaccettabile misura di circa il 50%, constatato l'immobilismo programmatico e l'assoluta incertezza per il futuro dell'intero settore, considerato che il comparto ippico già da tempo sta attraversando una profonda ed irrisolta crisi dovuta soprattutto all'assenza di interventi progettuali che nell'alternanza di ben 4 Ministri (nell'ultimo triennio alla guida del Mipaaf) ha trovato in AAMS (Monopoli di stato) una assoluta mancanza di volonta' nella tutela e promozione della scommessa ippica e con essa la salvaguardia occupazionale di un settore strategico per l'occupazione di 50.000 famiglie e la cura di oltre 90.000 ettari di terreno agricolo destinati ad un allevamento di cavalli tra i primi al mondo, oltre a 42 ippodromi molti dei quali di proprieta' comunale, tutto cio' premesso, proclamano lo stato di agitazione immediato con l'attuazione delle forme di protesta che riterranno piu' opportune nei confronti dei sovracitati responsabili di tale sfascio, dichiarando sin da ora l'astensione dalle corse a partire dal 1 gennaio 2012.
Si comunica altresi' alle organizzazioni sindacali la disdetta di tutti i contratti in essere degli artieri ippici impossibilitati al futuro rispetto dei precedenti impegni assunti.
Roma 25 novembre 2011
UPT Anagt Arti. Fengat Agit Fipt Snapt Anact Federnat