LA RABBIA DI MELZI

"TORINO NON RISPETTATA"

17 settembre 2013
E' il momento dell'insoddisfazione, erba grama che colpisce anche l'amministratore delegato di HippoGroup Torinese, Guido Melzi d'Eril.
"Del calendario prossimo futuro - spiega con sarcasmo - non c'è traccia a livello ufficiale, ma Albenga ha aperto le iscrizioni per la sua giornata ... inedita".
Cos'è successo, di fatto? Albenga ha mixato le proprie giornate di galoppo, eliminato dallo scenario attuale, con altrettante giornate di trotto e sin qui niente da dire, se non fosse che - a quanto sembra - questi sette convegni (questo sarebbe il numero) sarebbero stati sottratti dal calendario torinese.
"Lo scenario è inquietante - prosegue Melzi - chi tira le fila del calendario concede evidentemente favori e prebende, rimangiandosi programmazioni ed impegni assunti a suo tempo in modo programmatico. Torino va interpretato come un basilare caposaldo del nordovest, e come tale va difeso e rispettato. Depauperare questo calendario significa punire un centro operativo che fino a prova contraria sta mantenendo la rotta in un mare in burrasca. Il rispetto del buon senso, chiedo solo questo, per il bene dell'ippica, che dovrebbe essere il tema dominante di ogni discorso. Ma non è così: e l'operazione mani tese non finisce qui. Il Gran Criterium, classica milanese, - stando sempre alle voci che anticipano i disastri di questo calendario ....creativo - è stato dato a Treviso, con due poules eliminatorie, una a Treviso e l'altra a Napoli. Ciò significa che Torino, con il suo centro allevatorio di qualità che si legge in modo facile, è sufficiente pensare che potrebbe essere presente al Derby con sei soggetti, dovrà imporre ai propri puledri protagonisti anche tra i due anni un viaggio di quasi 500 chilometri per poter correre questa classica decentrata in altra parte d'Italia. Sono arrabbiato, rammaricato, seccato. Esiste un referente tecnico incaricato per dare consigli e per evitare errori, si chiama Francesco Ruffo della Scaletta: se lui ci ha messo mano, dico mamma mia. Se non ci ha messo mano, mi chiedo come mai, visto che lui ha il ruolo di rendere credibile l'ippica, almeno dal punto di vista tecnico".
m.b.

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