Princess d'Europa

Vittoria per R.Andreghetti e Princess Grif

30 giugno 2013
Alcune volte, nell’ippica, l’attesa sa essere magica quanto basta, tale da riempire la mente ed il cuore di tante persone, coinvolte in pieno o in parte nel mondo dei cavalli.
Inevitabile tale premessa, parlando del Gran Premio d’Europa 2013, una corsa di quelle che purtroppo o per fortuna capitano solo ogni tanto e sulla quale tanto si poteva dire. La prima volta lontano da Milano, la latitanza forzata degli stranieri che negli anni hanno costituito il sale di una corsa a respiro forzatamente internazionale. Ma aldilà di tutto si è parlato di cavalli, dei nostri splendidi cavalli nati del 2009, protagonisti di una generazione a freccia in su come da un po’ non si vedeva nei nostri ippodromi.
Alla fine, sul tracciato vicino al paddock del Grifone, ha vinto l’inattesa Princess Grif, unica femmina in pista e reginetta di questo Europa a media tutt’altro che squillante, 1.14.3, al culmine di uno svolgimento comunque appassionante nel quale destini e storie si sono intrecciati.
L’ennesimo capitolo della saga Pascià Lest – Probo Op non era l’unico motivo di interesse alla vigilia; c’era da tastare la consistenza del ritrovato Pitagora Bi, da valutare il ruolo potenzialmente dirompente di Painting Wise, mentre le attese per Princess erano legate alle buone imprese francesi, sotto il training del mago Fabrice Suloy, dopo un passato nemmeno troppo lontano agli ordini di Marco Smorgon.
Partenza a mille di Pitagora che in un amen si è ritrovato al comando, Princess ha tenuto botta ricavandosi la seconda posizione in corda, sull’accondiscendenza di Pick Kronos. E gli altri? Pascià dall’alto di uno scomodo numero sette si è ritrovato a metà del gruppo, Bellei ha atteso lungamente l’avanzata di Probo Op, rimasto ancora più indietro. Ma la puntata del cavallo di Moni ha tardato a prender corpo, mentre Pippo Gubellini al comando ha messo in campo parziali da categoria ben minori; primi quattrocento in 31 tondi, seconda frazione addirittura in 32.2.
Solo quando Probo, in concomitanza con il primo chilometro, è salito ai fianchi di Pitagora la corsa è entrata nel vivo, anche perchè in schiena a Moni proprio Pascià ha lasciato intendere faville avendo la miglior posizione. Di fronte alle tribune il ritmo si è fatto intenso, Pitagora ha tenuto botta con un 28.3 per arrivare alla curva di fondo, poi la retta d’arrivo e tutto quello che non ti aspetti.
Il calo repentino di Probo ha lasciato destra libera a Princess Grif che si è gettata su Painting, finendo per stamparlo in prossimità del palo, mentre più in la’ un abulico Pascià non forniva lo sprint atteso, finendo terzo grazie alla rottura della sua bestia nera, Painting Wise, capace di sopravanzarlo nonostante un percorso enormemente più dispendioso. A seguire Pick Kronos e Perkins Grif.
Gran sorrisi in premiazione, a partire da Roberto Andreghetti, capace di inserire per la prima volta l’Europa in un palmares sterminato, proseguendo con Suloy giunto dalla Francia e con l’Ingegner Biasuzzi, proprietario di Princess e interprete di Painting, per un’inezia vicino alla doppietta sul podio. C’era anche Roberto Brischetto, patron del Grifone e felicissimo per il primo successo di vertice della sua creatura in Italia.
Appuntamento a Mercoledì 3 Giugno.
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