ROTARY OK MERCOLEDI’ IN PISTA
IL CAVALLO CHE FA SOGNARE
11 marzo 2013Riecco in pista, punto di riferimento numero uno della riunione di mercoledì 13 marzo, sua eccellenza Rotary Ok, il cavallo che fa sognare la scuderia Trofal Stars.
All'ultima uscita si è imposto con un ragguaglio prepotente di 1'13"9 al chilometro "Ma - spiega Marco Smorgon, il suo trainer/driver/proprietario -il cronometro è l'ultimo elemento che dobbiamo prendere in considerazione, perchè questo è un cavallo eccezionale. L'ultimo lavoro che ho svolto proprio qui a Torino la scorsa settimana è stato esplicativo delle sue potenzialità: l'ultimo chilometro, cioè, in 1'11"2. Dirò di più, un anno fa, all'età di due anni, Rotary era già in grado di esprimersi da 1'13"".
Per questo preciso motivo, Rotary era stato iscritto addirittura alle classiche dei migliori trottatori di due anni d'America. Ma son giunti piccoli problemi: "C'è di mezzo la maturità di un cavallo da corsa, il che significa trovare il giusto assetto in rapporto al fisico che cambia, ma non solo, occorre aiutarlo a far sparire, giorno dopo giorno, le legittime reazioni a cose nuove, al mondo che si dilata ai suoi occhi, alle piste, agli avversari, a tutto. Rotary ad esempio, tante volte, entrando in pista, mi ha dato segnali di irrequietezza: è sufficiente il pubblico, una manifestazione nel parterre, per provocargli stupore ed una legittima reazione, non per niente ho portato infinite volte Rotary a Torino, anche solo per lavorare, perchè incrementasse il proprio bagaglio di sensazioni. E', come dico, un percorso di crescita che a piccoli passi ci porterà verso il Gran Premio Giovanardi, la classica che ritengo ideale per il suo primo traguardo classico".
Rotary, dunque, in pista per coronare quel senso di qualità che è innato nei suoi muscoli e che ora cerca stabilità, dopo un percorso altalenante. Ma gli ultimi passaggi sono indicativi di un miglioramento evidente: "Io non sarò in sulky a Rotary - spiega Smorgon - sono appiedato, verrà interpretato da Davide Nuti, sarà interessante vederlo all'opera da osservatore".
All'ultima uscita si è imposto con un ragguaglio prepotente di 1'13"9 al chilometro "Ma - spiega Marco Smorgon, il suo trainer/driver/proprietario -il cronometro è l'ultimo elemento che dobbiamo prendere in considerazione, perchè questo è un cavallo eccezionale. L'ultimo lavoro che ho svolto proprio qui a Torino la scorsa settimana è stato esplicativo delle sue potenzialità: l'ultimo chilometro, cioè, in 1'11"2. Dirò di più, un anno fa, all'età di due anni, Rotary era già in grado di esprimersi da 1'13"".
Per questo preciso motivo, Rotary era stato iscritto addirittura alle classiche dei migliori trottatori di due anni d'America. Ma son giunti piccoli problemi: "C'è di mezzo la maturità di un cavallo da corsa, il che significa trovare il giusto assetto in rapporto al fisico che cambia, ma non solo, occorre aiutarlo a far sparire, giorno dopo giorno, le legittime reazioni a cose nuove, al mondo che si dilata ai suoi occhi, alle piste, agli avversari, a tutto. Rotary ad esempio, tante volte, entrando in pista, mi ha dato segnali di irrequietezza: è sufficiente il pubblico, una manifestazione nel parterre, per provocargli stupore ed una legittima reazione, non per niente ho portato infinite volte Rotary a Torino, anche solo per lavorare, perchè incrementasse il proprio bagaglio di sensazioni. E', come dico, un percorso di crescita che a piccoli passi ci porterà verso il Gran Premio Giovanardi, la classica che ritengo ideale per il suo primo traguardo classico".
Rotary, dunque, in pista per coronare quel senso di qualità che è innato nei suoi muscoli e che ora cerca stabilità, dopo un percorso altalenante. Ma gli ultimi passaggi sono indicativi di un miglioramento evidente: "Io non sarò in sulky a Rotary - spiega Smorgon - sono appiedato, verrà interpretato da Davide Nuti, sarà interessante vederlo all'opera da osservatore".