4 MINISTRI IN 3 ANNI: ANCHE
COSI’ SI SPIEGA LA CRISI
11 gennaio 2012Una tassa sulle slot machine per finanziare l’ippica. E’ uno dei provvedimenti suggeriti dalle categorie del settore, nel corso della manifestazione di oggi a Roma, sotto la sede dei Monopoli di Stato di piazza Mastai, che anticipa quella di domani a Montecitorio.
Presenti alcune centinaia di addetti ai lavori. La proposta è di prelevare una minima parte degli incassi delle slot: secondo le categorie sarebbe una sorta di ’risarcimento’, visto che i grandi incassi degli apparecchi da intrattenimento vengono anche dall’installazione degli stessi proprio nei punti che in origine erano dedicati all’accettazione delle scommesse ippiche. Inoltre si chiede la riduzione del prelievo sulle giocate ippiche, da equiparare agli altri tipi di scommesse sportive, la riforma del quintè ispirata al modello francese, il ritorno al totalizzatore unico, la possibilità di piazzare le scommesse anche nelle tabaccherie e l’introduzione delle scommesse a quota fissa obbligatoriamente online.
"Se il Governo dice che l’ippica si deve autogestire, vogliamo che almeno ci dia la possibilità di farlo", spiega Matteo Di Meo, vicepresidente dell’Agit (Associazione Guidatori Italiani Trotto). "Sono anni che chiediamo la realizzazione di un piano di rilancio che però non è mai partito", anche "a causa dell’avvicendamento di ben 4 ministri in tre anni e del ricambio di diversi dirigenti dell’Unire". Ora "chiediamo che le riforme, almeno quelle che si possono fare, siano realizzate subito".
Presenti alcune centinaia di addetti ai lavori. La proposta è di prelevare una minima parte degli incassi delle slot: secondo le categorie sarebbe una sorta di ’risarcimento’, visto che i grandi incassi degli apparecchi da intrattenimento vengono anche dall’installazione degli stessi proprio nei punti che in origine erano dedicati all’accettazione delle scommesse ippiche. Inoltre si chiede la riduzione del prelievo sulle giocate ippiche, da equiparare agli altri tipi di scommesse sportive, la riforma del quintè ispirata al modello francese, il ritorno al totalizzatore unico, la possibilità di piazzare le scommesse anche nelle tabaccherie e l’introduzione delle scommesse a quota fissa obbligatoriamente online.
"Se il Governo dice che l’ippica si deve autogestire, vogliamo che almeno ci dia la possibilità di farlo", spiega Matteo Di Meo, vicepresidente dell’Agit (Associazione Guidatori Italiani Trotto). "Sono anni che chiediamo la realizzazione di un piano di rilancio che però non è mai partito", anche "a causa dell’avvicendamento di ben 4 ministri in tre anni e del ricambio di diversi dirigenti dell’Unire". Ora "chiediamo che le riforme, almeno quelle che si possono fare, siano realizzate subito".