45' CON IL MINISTRO CATANIA
DE LORENZO, BRISCHETTO LOVERA E PARENTI
16 febbraio 2013C'era il ministro Catania sui percorsi piemontesi, a spiegare le sue tematiche sull'agricoltura: Cuneo, Fossano e Saluzzo i suoi momenti di incontro con la platea dell'UDC.
L'ippica torinese attendeva il ministro per lamentare il proprio strazio esistenziale: con volantini e striscioni. E con ampia rappresentanza. Ma alla fine la filosofia della tipologia sugli interventi si era frazionata in due gruppi. Walter Ferrero, vicepresidente degli allevatori, era per un rapporto soft per ottenere un colloquio. De Lorenzo, presidente dei guidatori era invece per un "rapporto diretto" con dichiarata contestazione. Alla fine della fiera Catania si è tramutato nel premio di chi ha creduto di più e si è presentato in piazza, a due passi dalla prefettura di Cuneo.
E Catania ha dedicato 45' alla solida rappresentanza dei guai dell'ippica torinese ed italiana, formata da Salvatore De Lorenzo, Roberto Brischetto, Marino Lovera ed Elio Parenti.
"Abbiamo chiesto tre cose in modo palese a Catania - spiega De Lorenzo - la certificazione dei nostri crediti, il che favorirà un ipotesi di recupero dei nostri soldi grazie ad alcuni istituti di credito che vorranno supportarci. L'allontanamento in modo definitivo di Vaccari e di Ruffo dal mondo dell'ippica, che non può più accettarne l'opera. Ed infine il rilancio della televisione, i cavalli in chiaro come oggetto del desiderio popolare e non come frutto di un denaro che noi stessi giriamo a Teleippica." Catania. nella circostanza, ha scoperto - spiega De Lorenzo con stupore - alcuni passaggi del decreto che lui stesso ha firmato. La tesi è che come spesso capita in tanta documentazione, chi firma non è detto che conosca al 100% il contenuto del prodotto che gli viene sottoposto. Ha pure parlato dell'ipotesi unico gestore dell'ippica ed ha specificato che lui stesso era favorevole a questa soluzione, ma l'intervento politico che lui non ha condiviso (la Lega, per essere chiari) ha finito con l'inchiodare l'intero sistema.
Walter Ferrero ha poi avuto un incontro serale con il Ministro: 3 ore di colloquio a cena, trovando un punto d'incontro per una riunione di impostazione dei problemi per il prossimo 22 febbraio a Roma, alla quale prenderà parte anche il presidente degli allevatori italiani Viani: con Vaccari rappresentante tecnico per il governo dell'ippica. Riunione preparatoria, si presume, a quell'altro incontro generale del 28 febbraio, sempre a Roma, nel quale il Ministro Catania ha ancora garantito presenza
L'ippica torinese attendeva il ministro per lamentare il proprio strazio esistenziale: con volantini e striscioni. E con ampia rappresentanza. Ma alla fine la filosofia della tipologia sugli interventi si era frazionata in due gruppi. Walter Ferrero, vicepresidente degli allevatori, era per un rapporto soft per ottenere un colloquio. De Lorenzo, presidente dei guidatori era invece per un "rapporto diretto" con dichiarata contestazione. Alla fine della fiera Catania si è tramutato nel premio di chi ha creduto di più e si è presentato in piazza, a due passi dalla prefettura di Cuneo.
E Catania ha dedicato 45' alla solida rappresentanza dei guai dell'ippica torinese ed italiana, formata da Salvatore De Lorenzo, Roberto Brischetto, Marino Lovera ed Elio Parenti.
"Abbiamo chiesto tre cose in modo palese a Catania - spiega De Lorenzo - la certificazione dei nostri crediti, il che favorirà un ipotesi di recupero dei nostri soldi grazie ad alcuni istituti di credito che vorranno supportarci. L'allontanamento in modo definitivo di Vaccari e di Ruffo dal mondo dell'ippica, che non può più accettarne l'opera. Ed infine il rilancio della televisione, i cavalli in chiaro come oggetto del desiderio popolare e non come frutto di un denaro che noi stessi giriamo a Teleippica." Catania. nella circostanza, ha scoperto - spiega De Lorenzo con stupore - alcuni passaggi del decreto che lui stesso ha firmato. La tesi è che come spesso capita in tanta documentazione, chi firma non è detto che conosca al 100% il contenuto del prodotto che gli viene sottoposto. Ha pure parlato dell'ipotesi unico gestore dell'ippica ed ha specificato che lui stesso era favorevole a questa soluzione, ma l'intervento politico che lui non ha condiviso (la Lega, per essere chiari) ha finito con l'inchiodare l'intero sistema.
Walter Ferrero ha poi avuto un incontro serale con il Ministro: 3 ore di colloquio a cena, trovando un punto d'incontro per una riunione di impostazione dei problemi per il prossimo 22 febbraio a Roma, alla quale prenderà parte anche il presidente degli allevatori italiani Viani: con Vaccari rappresentante tecnico per il governo dell'ippica. Riunione preparatoria, si presume, a quell'altro incontro generale del 28 febbraio, sempre a Roma, nel quale il Ministro Catania ha ancora garantito presenza