ASSOGALOPPO CONTRO MINISTRO CATANIA
9 gennaio 2012Le dichiarazioni di Fabio Carnevali presidente di Assogaloppo,contro il Ministro Catania
“Percentuali di prelievo esagerate - afferma il presidente Fabio Carnevali - scommesse obsolete, rete di raccolta intasata da altri giochi, nessuna visibilità sui media, nomine presso l'Ente preposto e all'Unire LAB (Antidoping), leggi come la 200 (abbuono dei famosi minimi garantiti) mancate escussioni delle fideiussioni per le agenzie inadempienti, mancata promozione del prodotto ippico, sono figli della politica (con la p minuscola) e non responsabilità di chi si alza alle 5 tutte le mattine per mettere in moto una macchina che, fin quando la politica non ci ha messo le mani, funzionava egregiamente e portava a "spasso" tutti, ed oggi, dopo averla volutamente sabotata, qualcuno vuole definitivamente rottamare. Intanto, però, le Sue offensive risposte ai nostri problemi hanno di fatto azzerato, almeno momentaneamente, tutto il lavoro fatto negli ultimi mesi da quel Comparto Ippico che era riuscito a centrare obiettivi importanti: l'unità di intenti da parte delle categorie rappresentate, il chiarimento delle cause scatenanti la crisi e, soprattutto, l'indicazione del percorso da intraprendere per ricominciare a sperare. Adesso lo sforzo dovrà essere ancora maggiore, per rimettere ordine e giungere al 12 gennaio (conferenza stampa e manifestazione a Montecitorio) con la giusta incisività e con la consapevolezza che l'ippica potrà salvarsi solo ora. Ora o mai più".
“Percentuali di prelievo esagerate - afferma il presidente Fabio Carnevali - scommesse obsolete, rete di raccolta intasata da altri giochi, nessuna visibilità sui media, nomine presso l'Ente preposto e all'Unire LAB (Antidoping), leggi come la 200 (abbuono dei famosi minimi garantiti) mancate escussioni delle fideiussioni per le agenzie inadempienti, mancata promozione del prodotto ippico, sono figli della politica (con la p minuscola) e non responsabilità di chi si alza alle 5 tutte le mattine per mettere in moto una macchina che, fin quando la politica non ci ha messo le mani, funzionava egregiamente e portava a "spasso" tutti, ed oggi, dopo averla volutamente sabotata, qualcuno vuole definitivamente rottamare. Intanto, però, le Sue offensive risposte ai nostri problemi hanno di fatto azzerato, almeno momentaneamente, tutto il lavoro fatto negli ultimi mesi da quel Comparto Ippico che era riuscito a centrare obiettivi importanti: l'unità di intenti da parte delle categorie rappresentate, il chiarimento delle cause scatenanti la crisi e, soprattutto, l'indicazione del percorso da intraprendere per ricominciare a sperare. Adesso lo sforzo dovrà essere ancora maggiore, per rimettere ordine e giungere al 12 gennaio (conferenza stampa e manifestazione a Montecitorio) con la giusta incisività e con la consapevolezza che l'ippica potrà salvarsi solo ora. Ora o mai più".