BETFLAG ANNUCIA
La Quota fissa è Vincente
21 settembre 2012Da giugno ad agosto raccolti 6.205.835 di euro. Oltre 121.273 ticket giocati
Se qualcuno è ancora convinto che le corse dei cavalli siano roba per pochi e che il settore sia ormai destinato a morire, farebbe bene a dare un’occhiata ai numeri di BetFlag, che dimostrano come offrendo un prodotto innovativo e di qualità, sia possibile riaccendere la passione degli amanti dei cavalli.
Trimestre d’oro di BetFlag per quanto riguarda la raccolta sulla quota fissa di giugno/settembre: 6.205.835 di euro e un numero di ticket giocati pari a 121.273. La differenza, rispetto al totalizzatore, è netta: nello stesso periodo infatti, la raccolta si è attestata a 1.584.136 di euro (di cui 229.973 relativi alle corse Tris) e 81.564 ticket giocati. Numeri emblematici che confermano ancora una volta quanto la quota fissa sia stata accolta con entusiasmo dagli scommettitori, anche in considerazione della qualità dell’offerta proposta da BetFlag. L’entità degli importi giocabili, le corse in streaming, una modalità semplice per scommettere sia per esperti che per i neofiti, oltre ad un rilevante numero di corse a quota fissa sia di trotto che di galoppo: ingredienti che sembrano riscuotere maggiore consenso.
La tanto vociferata disaffezione alla scommessa ippica, dunque, non sembra riguardare BetFlag. Già in passato, su eventi come la Royal Ascot, si era assistito a corse con il totalizzatore chiuso a quota a 1 su tipologie che BetFlag proponeva a 1.07 a quota fissa.
La “bandiera della scommessa” punta dritto sui cavalli a quota fissa senza dimenticare che l’ippica, è da considerarsi a pieno titolo uno sport seppur “vittima” di una tassazione sulla raccolta (con conseguente ricaduta sul payout degli scommettitori) quattro volte superiore a tutte le altre discipline. E, proprio i cavalli, numeri alla mano rappresentano il secondo sport più scommesso. Secondo però solo al calcio: una religione per gli italiani, la quarta industria per il sistema Italia.
Se qualcuno è ancora convinto che le corse dei cavalli siano roba per pochi e che il settore sia ormai destinato a morire, farebbe bene a dare un’occhiata ai numeri di BetFlag, che dimostrano come offrendo un prodotto innovativo e di qualità, sia possibile riaccendere la passione degli amanti dei cavalli.
Trimestre d’oro di BetFlag per quanto riguarda la raccolta sulla quota fissa di giugno/settembre: 6.205.835 di euro e un numero di ticket giocati pari a 121.273. La differenza, rispetto al totalizzatore, è netta: nello stesso periodo infatti, la raccolta si è attestata a 1.584.136 di euro (di cui 229.973 relativi alle corse Tris) e 81.564 ticket giocati. Numeri emblematici che confermano ancora una volta quanto la quota fissa sia stata accolta con entusiasmo dagli scommettitori, anche in considerazione della qualità dell’offerta proposta da BetFlag. L’entità degli importi giocabili, le corse in streaming, una modalità semplice per scommettere sia per esperti che per i neofiti, oltre ad un rilevante numero di corse a quota fissa sia di trotto che di galoppo: ingredienti che sembrano riscuotere maggiore consenso.
La tanto vociferata disaffezione alla scommessa ippica, dunque, non sembra riguardare BetFlag. Già in passato, su eventi come la Royal Ascot, si era assistito a corse con il totalizzatore chiuso a quota a 1 su tipologie che BetFlag proponeva a 1.07 a quota fissa.
La “bandiera della scommessa” punta dritto sui cavalli a quota fissa senza dimenticare che l’ippica, è da considerarsi a pieno titolo uno sport seppur “vittima” di una tassazione sulla raccolta (con conseguente ricaduta sul payout degli scommettitori) quattro volte superiore a tutte le altre discipline. E, proprio i cavalli, numeri alla mano rappresentano il secondo sport più scommesso. Secondo però solo al calcio: una religione per gli italiani, la quarta industria per il sistema Italia.