BRISCHETTO IN TV: 1° GENNAIO
LA DATA DEL FALLIMENTO IPPICA
17 dicembre 2011“No Problem Ippica” di venerdì notte diventa un caso, soprattutto lo specchio fedele di quanto sta capitando in queste ore sui banchi del Governo dell'ippica. Ospite il segretario generale dell'UNIRE, Francesco Ruffo della Scaletta, che prova a spiegare la situazione e non ci riesce: emergono, sotto traccia, sommersi da un volume di parole di accompagnamento, che i denari a disposizione dell'ippica italiana nel 2010 saranno 230 milioni di euro, che il contatto con AAMS per la revisione della situazione e soprattutto per il rigoverno di un rapporto generale con il mondo dell'ippica, sono iniziati non da mesi, non da settimane, bensì da ore, che l'ASSI è il punto di riferimento di questo mondo e che ha un costo profondo, ma non emerge alcuna strategia di gesto consapevole di riduzione del costo dell'ente. Ruffo parla di cultura e di coinvolgimento per il raggiungimento di un prodotto diverso, si affida al bon ton ed al senso dell'intelligenza collettiva per fare muro e per rappresentare un modus agendi sul quale far ripartire la storia.
E' difficile da interpretare Russo, perchè è in evidente difficoltà -diamine, con quegli atouts inesistenti in mano chi lo sarebbe - e dunque il suo pensiero non è fluente, non è sciolto, soprattutto non è espressivo di una strategia vincente.
Cosicchè, quando per contraltare politico della trasmissione, dopo aver sentito ancora tante parole da Berardelli che ci tiene a sottolineare che si sente spesso con Ruffo (!!!) ed aver verificato che Luigi Migliaccio ha il buon gusto di non intervenire perchè la piega della trasmissione è semplicemente incredibile, quando dicevamo, dai vapori di un "sì, no, insomma, ebbene, occorre, ecc ecc " emerge la voce di Roberto Brischetto interpellato per telefono quale imprenditore dell'ippica italiana, ecco che "No Problem Ippica" diventa un problema.
Perchè il titolare dell'allevamento Il Grifone, in assoluto il primo imprenditore dell'ippica italiana con il suo centro di allevamento, la sua Varenne Forever ed il suo impegno stalloniero non solo per il trotto ma anche per il galoppo e la sua industria ardita, dove i 20 addetti sono tutti a libro paga e dove non c'è nulla che sfugga al fisso, ma anche e soprattutto alla logica dei numeri e delle contrazioni degli stessi, dice la verità:
"La riduzione del 40% del monte denaro per l'ippica italiana significa di fatto che dal primo gennaio 2012 quest'industria è fallita. Non esistono più i presupposti per operare, su tutti i fronti, nell'ambito di tutte le specializzazioni. Ed il problema di fondo non è neanche tanto quello di raggranellare qualche denaro, tagliando ad esempio - primo gesto dovuto - i costi dell'ASSI che sono sproporzionati (61 milioni di euro n.d.r.) in rapporto a quanto resta a chi opera, quanto piuttosto quello di presentare un progetto di rifondazione del sistema che consenta all'ippica di assumere un nuovo volto e dal quale ottenga, soprattutto una speranza imprenditoriale. Scapperanno tutti, e preparatevi ad uno scenario drammatico nei primi 90 giorni del 2012."
Un Brischetto furente, perchè la trasmissione era del tipo "volemoce bene" e non affrontava la realtà del disastro: e lui nel disastro, è fisicamente, giuridicamente e strutturalmente coinvolto. Un Brischetto che ha detto la verità.
mario_bruno
E' difficile da interpretare Russo, perchè è in evidente difficoltà -diamine, con quegli atouts inesistenti in mano chi lo sarebbe - e dunque il suo pensiero non è fluente, non è sciolto, soprattutto non è espressivo di una strategia vincente.
Cosicchè, quando per contraltare politico della trasmissione, dopo aver sentito ancora tante parole da Berardelli che ci tiene a sottolineare che si sente spesso con Ruffo (!!!) ed aver verificato che Luigi Migliaccio ha il buon gusto di non intervenire perchè la piega della trasmissione è semplicemente incredibile, quando dicevamo, dai vapori di un "sì, no, insomma, ebbene, occorre, ecc ecc " emerge la voce di Roberto Brischetto interpellato per telefono quale imprenditore dell'ippica italiana, ecco che "No Problem Ippica" diventa un problema.
Perchè il titolare dell'allevamento Il Grifone, in assoluto il primo imprenditore dell'ippica italiana con il suo centro di allevamento, la sua Varenne Forever ed il suo impegno stalloniero non solo per il trotto ma anche per il galoppo e la sua industria ardita, dove i 20 addetti sono tutti a libro paga e dove non c'è nulla che sfugga al fisso, ma anche e soprattutto alla logica dei numeri e delle contrazioni degli stessi, dice la verità:
"La riduzione del 40% del monte denaro per l'ippica italiana significa di fatto che dal primo gennaio 2012 quest'industria è fallita. Non esistono più i presupposti per operare, su tutti i fronti, nell'ambito di tutte le specializzazioni. Ed il problema di fondo non è neanche tanto quello di raggranellare qualche denaro, tagliando ad esempio - primo gesto dovuto - i costi dell'ASSI che sono sproporzionati (61 milioni di euro n.d.r.) in rapporto a quanto resta a chi opera, quanto piuttosto quello di presentare un progetto di rifondazione del sistema che consenta all'ippica di assumere un nuovo volto e dal quale ottenga, soprattutto una speranza imprenditoriale. Scapperanno tutti, e preparatevi ad uno scenario drammatico nei primi 90 giorni del 2012."
Un Brischetto furente, perchè la trasmissione era del tipo "volemoce bene" e non affrontava la realtà del disastro: e lui nel disastro, è fisicamente, giuridicamente e strutturalmente coinvolto. Un Brischetto che ha detto la verità.
mario_bruno