CATANIA: “RITORNO AD UNICO
CONCESSIONARIO PER IL GIOCO”
5 gennaio 2012Ripensare la gestione delle concessioni e delle scommesse ippiche. Questo uno dei punti alla base del programma del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania per risollevare le sorti del settore. “Per quanto riguarda le scommesse – ha specificato Catania - il ritorno a un unico concessionario sul modello francese è una delle soluzioni ipotizzabili e ne discuterò con il Ministero dell’Economia”.
Allo stesso modo, rileva il Ministro, "l’assenza di un concessionario direttamente coinvolto rispetto al prodotto è un problema oggettivo". Per il Ministro fermare le corse "non serve a niente: in questo paese stiamo tagliando i servizi essenziali e introducendo una serie di oneri molto pesanti per una manovra da 70 miliardi". Il Ministro ha, infine, promesso che lavorerà insieme al Ministero Economia e Finanze e chiederà alle categorie del settore ippico "di partecipare alla definizione di questo progetto".
Per risollevare il settore ippico "si escludono iniziative straordinarie di carattere finanziario". Lo ha precisato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania,
“Il settore si deve rapportare al mercato, offrendo un prodotto che incontra le richieste del pubblico. - ha spiegato Catania - E’ impensabile uno schema assistenziale che, a prescindere, garantisce un certo gettito: l’idea che il montepremi sia sempre lo stesso è incompatibile con un contesto in cui il paese ha già dovuto affrontare molti tagli".
Nell’immediato "non dobbiamo aspettarci troppi stravolgimenti, ma nei prossimi 4 o 5 mesi, bisogna porsi l’obiettivo del rilancio del comparto", ha aggiunto. La ricetta del Ministro Catania prevede: "una riqualificazione del prodotto per restituire credibilità al settore ippico, un ragionamento sul prelievo applicabile alle scommesse, insieme al Ministero dell’Economia, un ripensamento della gestione delle concessioni e delle scommesse, e della modalità con cui la scommessa ippica arriva sul mercato. Inoltre l’Assi ha bisogno di una razionalizzazione degli assetti interni per migliorare la sua efficienza”.
“L’ippica è stato il mio primo lavoro: per anni dopo essermi laureato ho fatto lo stuart a Capannelle”, ha ricordato il Ministro sottolineando il suo legame con il settore. "Farò di tutto per risollevare il settore", ha concluso.
Allo stesso modo, rileva il Ministro, "l’assenza di un concessionario direttamente coinvolto rispetto al prodotto è un problema oggettivo". Per il Ministro fermare le corse "non serve a niente: in questo paese stiamo tagliando i servizi essenziali e introducendo una serie di oneri molto pesanti per una manovra da 70 miliardi". Il Ministro ha, infine, promesso che lavorerà insieme al Ministero Economia e Finanze e chiederà alle categorie del settore ippico "di partecipare alla definizione di questo progetto".
Per risollevare il settore ippico "si escludono iniziative straordinarie di carattere finanziario". Lo ha precisato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania,
“Il settore si deve rapportare al mercato, offrendo un prodotto che incontra le richieste del pubblico. - ha spiegato Catania - E’ impensabile uno schema assistenziale che, a prescindere, garantisce un certo gettito: l’idea che il montepremi sia sempre lo stesso è incompatibile con un contesto in cui il paese ha già dovuto affrontare molti tagli".
Nell’immediato "non dobbiamo aspettarci troppi stravolgimenti, ma nei prossimi 4 o 5 mesi, bisogna porsi l’obiettivo del rilancio del comparto", ha aggiunto. La ricetta del Ministro Catania prevede: "una riqualificazione del prodotto per restituire credibilità al settore ippico, un ragionamento sul prelievo applicabile alle scommesse, insieme al Ministero dell’Economia, un ripensamento della gestione delle concessioni e delle scommesse, e della modalità con cui la scommessa ippica arriva sul mercato. Inoltre l’Assi ha bisogno di una razionalizzazione degli assetti interni per migliorare la sua efficienza”.
“L’ippica è stato il mio primo lavoro: per anni dopo essermi laureato ho fatto lo stuart a Capannelle”, ha ricordato il Ministro sottolineando il suo legame con il settore. "Farò di tutto per risollevare il settore", ha concluso.