CON QUESTO DOCUMENTO AL TAVOLO COL MINISTRO

3 febbraio 2012
PREGIATISSIMO
MARIO CATANIA
MINISTRO POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
PC STAMPA TECNICA

Dopo oltre un mese di sciopero, il silenzio delle istituzioni è inspiegabile e inaccettabile, le categorie ippiche non riescono a comprendere i motivi per cui soprattutto il ministro del Mipaf, Mario Catania, non abbia mai preso in considerazione l’ipotesi di un confronto franco, nel quale si potesse discutere del futuro, un futuro che ci chiamerà a dei sacrifici enormi. Aveva iniziato bene il Ministro, poi è calato il silenzio, dietro al quale sembrano nascondersi i fantasmi della strumentalizzazione dei soliti noti. E quindi, ancora una volta, le scriventi categorie chiedono un incontro al signor Ministro, anticipando nuovamente sacrosante richieste di riforma, da attuare in maniera condivisa.

1 RISTRUTTURAZIONE DEL SISTEMA SCOMMESSE
2 NUOVA ASSI
3 UN'AZIONE DECISA BASATA SU RIGORE, ETICA E IMPRENDITORIALITA'
4. UN CONTRIBUTO BIENNALE PER SOSTENERE IL PIANO DI RILANCIO

Ma al ministro chiediamo anche chiarezza sul nuovo caso che sta affliggendo il settore, sulla fine che avrebbero fatto 100 dei 139 milioni destinati dal Ministero delle Finanze all’ippica e che, apprendiamo oggi dalla stampa, dalle parole del Segretario Generale Unire Francesco Ruffo, si sono probabilmente fermati proprio al ministero.
Continuerebbe così il malefico ruolo della politica, finalizzato al depotenziamento del settore ippico.
Chiediamo spiegazioni e la copia dell’atto formale contenente le istruzioni del ministero all’Unire (l’Assi nei fatti non esiste), riservandoci di tutelare i nostri diritti nelle opportune sedi.
Chiediamo perchè Commissario e Segretario non hanno comunicato alle categorie che per il 2012 la Regioneria Generale dello Stato aveva predisposto per l’Unire un contribuito di 140 milioni, diventati poi a fine novembre scorso misteriosamente 40. Solo negligenza ?
Chiediamo che fine hanno fatto i soldi dei minimi garantiti scontati del 33% da Alemanno alle agenzie con la legge 200/2003, da pagare in 8 rate a partire dal 1 ottobre 2004.
E chiediamo che fine hanno fatto i 60 milioni di euro, ancora per minimi garantiti non pagati, per i quali i Monopoli le scorse settimane hanno intimato il pagamento ai concessionari.
Centinaia di milioni di euro, ancora una volta risorse fondamentali per il settore che vengono ingiustamente negate. Si continua a metterci le mani in tasca.
Eppure per qualcuno che il primo gennaio voleva chiudere per sempre gli ippodromi, la politica avrebbe fatto la sua parte. Pertanto si dovrebbe tornare a correre. Con un montepremi diminuito del 40% e senza nessuna assicurazione per il futuro.
E’ arrivato il momento della trasparenza, non siamo disposti a tollerare manovre dei soliti centri di potere alle nostre spalle, e per questo chiediamo le dimissioni degli attuali vertici Unire e l’istituzione immediata da parte del Mipaf di un tavolo unitario, dalle categorie alle organizzazioni sindacali, ai (possibilmente nuovi) vertici Unire. Non vogliamo mandare e non manderemo al macello i nostri cavalli e la nostra cultura.
Siamo disposti a tutto e non indietreggeremo di un millimetro.

Presidente Upt (Unione Proprietari Trotto): Francesco Gragnaniello

Presidente Agit (Allenatori Guidatori Trotto): Enrico Dall’Olio

Presidente Fipt (Federazione Italiana Proprietari Trotto); Vittorio Tomassini

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