ECLISSE DOMAR E L'IMPOSSIBILITA'

DI DIVENTARE UN BUON PADRE

28 settembre 2012
Storia incredibile: Eclisse Domar, che ha vinto mercoledì 26 a Torino la corsa tris-quartè-quintè alla degnissima età di undici anni raggiungendo con essa un tetto di guadagni di circa 560.000 euro il che si legge come lo scollinamento del muro del vecchio ma sempre indicativo miliardo di lire, non può andare in pensione.
Nel senso che il regolamento gli impedisce di diventare stallone pubblico, e non solo, neanche stallone privato. Il regolamento gli consente soltanto di proseguire l'attività agonistica sino al tetto dei dodici anni. Ma dopo niente trasmissione dei geni di questo guerriero della pista.
Il regolamento ha però, come tutte le cose di questo mondo, la grande virtù di essere perfettibile e in quest'ottica Walter Ferrero, vicepresidente nazionale dell'associazione allevatori, si prodigherà nel prossimo appuntamento assembleare per rimediare all'assurdo.
"L'assurdo è sinceramente inquietante - spiega Marco Smorgon, che oltre ad essere trainer del cavallo è anche personal trainer della signora Smorgon alla quale appartiene Eclisse Domar sotto il nome di battaglia di scuderia Flaviana - perchè Eclisse ha un record a San Siro sul miglio di 1'10"9. Sui 2100 metri ecco il 12"2 ottenuto a Vincennes. Poi ancora il 13"3 di Cagnes sur Mer sulla distanza dei 2875 metri e per finire ecco il successo sui 4000 metri sulla pista di Lione. Una schedina comportamentale che non lascia dubbi: simboli di infinita e consolidata bravura su tanti anelli, performances che tanti cavalli sognerebbero di possedere."
Gli manca però il canonico successo nei gruppi 1. E per quel numero di piazzamenti che vale complessivamente il successo, gli manca un buco. E per essere stallone selezionato, se non hai questi requisiti numerici sei out.
"D'accordo, lasciamo perdere la carriera di stallone selezionato. - prosegue Smorgon - Ma almeno dovrei poter disporre del dna di questo campione come stallone privato, sono fatti miei, il rischio è tutto mio, no?" Ed invece niente.
"Eclisse ha avuto un guaio da giovane, un nodello che non andava a posto, è rimasto fermo per qualche po' ed ha perso il giro delle gare che servivano. Ma la prosecuzione della carriera è stata esemplare: è duttile, coraggioso ed ha cuore da guerriero. Un gran cavallo che merita di lasciare il segno della propria solidità anche come padre".
Per completare il quadro, ecco i della sua eccezionale carriera: centottantatre corse, 32 vittorie, 22 tris disputate, 34 volte presente in una corsa ad invito.
Un cavallo talmente duttile da essere cercato costantemente dagli handicapper di tutte le piste.
E l'idea di ritrovarlo come stallone, sinceramente, la condividiamo.

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