GABRIELE GELORMINI SEMPRE PIU' BRAVO
1 dicembre 2014A 23 anni è diventato una star emergente del trotto francese.
E' la storia, in evidente stato di crescita, di Gabriele Gelormini, figlio di Bruno, nato e cresciuto nella scuderia del padre a Vinovo. Il quale padre, all'età di 18 anni gli ha detto "figlio mio, hai talento, ma qui, non c'è domani, vai alla conquista della Francia". Così, grazie ai buoni rapporti di Andrea Guzzinati con Jean Michel Bazire ed ai consigli di Maurizio Grosso, Gabriele ha creduto in quest'avventura, divenendo nel tempo un piccolo crack. Ha vinto la classifica degli allievi in Francia e domenica 30 novembre ha coronato la scalata alle cose di vero prestigio vincendo a Vincennes il suo primo Gran Premio, un gruppo II, Master Grand National du trot Paristurf, 150.000 euro di monte premi, 67.500 al primo classificato, sulla distanza dei 2850 metri.
Era al sulky di Voltigeur de Myrt, allenato da un altro torinese che ha coronato positivamente la propria avventura dall'altra parte della frontiera, Roberto Donati, nipote di Rodolfo Donati tuttora in serena attività nelle scuderie di Vinovo. Gabriele ha vinto per dispersione, 13"5 il riferimento cronometrico di Voltigeur 14"2 il secondo classificato, interpretato da Bazire, che di Gabriele è stato il maestro di Francia, avendogli dato la prima chance di lavoro.
Ora Gabriele sta clamorosamente diventando driver di punta, vive in Normandia a Comporer, ma quando è impegnato a Vincennes si ferma nella scuderia di un amico che gli mette a disposizione una stanza. Certo, viaggia come un indemoniato, carica cavalli, percorre chilometri, guida, ricarica cavalli, torna in scuderia, riparte. Ma se il tran tran è veramente impegnativo, i risultati non mancano.
Jean Etienne Dubois, trasferitosi per un paio di mesi in Australia dove ha aperto un'attività con i cavalli da galoppo, gli ha affidato un certo numero di cavalli. Jean Mary la scorsa settimana gli ha affidato le redini di un cavallo che con lui non trottava più (4 r.p. a fila) e Gabriele è arrivato quarto.
Unico rammarico, la squalifica per rottura di Tarantella Ferm, sabato a Vincennes, cavallina preparata dal padre Bruno ma in difficoltà tra i nastri dell'ippodromo parigino. "Però ha motore" e Tarantella a gennaio ritenterà l'avventura dall'altra parte della frontiera.
Anche il padre Bruno sta pensando di togliere gli ormeggi e di trasferirsi in modo definitivo a fine marzo alla corte del figlio, che a questo punto del discorso ha ottenuto più di 30 vittorie sulle piste di tutta la Francia. Grande storia.
mb
E' la storia, in evidente stato di crescita, di Gabriele Gelormini, figlio di Bruno, nato e cresciuto nella scuderia del padre a Vinovo. Il quale padre, all'età di 18 anni gli ha detto "figlio mio, hai talento, ma qui, non c'è domani, vai alla conquista della Francia". Così, grazie ai buoni rapporti di Andrea Guzzinati con Jean Michel Bazire ed ai consigli di Maurizio Grosso, Gabriele ha creduto in quest'avventura, divenendo nel tempo un piccolo crack. Ha vinto la classifica degli allievi in Francia e domenica 30 novembre ha coronato la scalata alle cose di vero prestigio vincendo a Vincennes il suo primo Gran Premio, un gruppo II, Master Grand National du trot Paristurf, 150.000 euro di monte premi, 67.500 al primo classificato, sulla distanza dei 2850 metri.
Era al sulky di Voltigeur de Myrt, allenato da un altro torinese che ha coronato positivamente la propria avventura dall'altra parte della frontiera, Roberto Donati, nipote di Rodolfo Donati tuttora in serena attività nelle scuderie di Vinovo. Gabriele ha vinto per dispersione, 13"5 il riferimento cronometrico di Voltigeur 14"2 il secondo classificato, interpretato da Bazire, che di Gabriele è stato il maestro di Francia, avendogli dato la prima chance di lavoro.
Ora Gabriele sta clamorosamente diventando driver di punta, vive in Normandia a Comporer, ma quando è impegnato a Vincennes si ferma nella scuderia di un amico che gli mette a disposizione una stanza. Certo, viaggia come un indemoniato, carica cavalli, percorre chilometri, guida, ricarica cavalli, torna in scuderia, riparte. Ma se il tran tran è veramente impegnativo, i risultati non mancano.
Jean Etienne Dubois, trasferitosi per un paio di mesi in Australia dove ha aperto un'attività con i cavalli da galoppo, gli ha affidato un certo numero di cavalli. Jean Mary la scorsa settimana gli ha affidato le redini di un cavallo che con lui non trottava più (4 r.p. a fila) e Gabriele è arrivato quarto.
Unico rammarico, la squalifica per rottura di Tarantella Ferm, sabato a Vincennes, cavallina preparata dal padre Bruno ma in difficoltà tra i nastri dell'ippodromo parigino. "Però ha motore" e Tarantella a gennaio ritenterà l'avventura dall'altra parte della frontiera.
Anche il padre Bruno sta pensando di togliere gli ormeggi e di trasferirsi in modo definitivo a fine marzo alla corte del figlio, che a questo punto del discorso ha ottenuto più di 30 vittorie sulle piste di tutta la Francia. Grande storia.
mb