GIOVANNI BECHIS TRICOLORE LA PASSIONE DI UNA FAMIGLIA

22 dicembre 2014
Giovanni Bechis, 64 anni a gennaio:
titolare della licenza di gentlemen dal 1972,
446 vittorie nell'arco delle 2775 corse disputate in carriera,
una sorta di consolidata affezione per i prodotti di Monticone (da qui i tanti del Rio in scuderia),
l'infinito sostegno alle gare con il marchio " B & B",
un figlio, Michele, che un po' gli ha preso il posto ...

Tante cose, tanti segnali che spiegano ed illustrano una vita immersa nel brodetto primordiale della passione, ora celebrata "finalmente" con qualcosa di assolutamente serio ed incontrovertibile, il Campionato Italiano Gentlemen, conquistato domenica pomeriggio a Montegiorgio, vincendo due delle 4 prove in programma e battendo in stretta foto (un quarto ed un quinto, contro un quarto ed un r.p. dell'abruzzese Marini).
Il dato richiama alla mente la passione per il trotto di questa importante famiglia che ha sempre scelto l'amico cavallo come riferimento dei propri desideri emotivi e del proprio divertimento. Così, scartabellando l'albo d'oro del Tricolore Gentlemen, compare - anno 1978 - il nome di Carlo Bosco, il diabolico Carlo che aveva in scuderia una sorta di "Treccani" del trotto: se avevi bisogno di qualcosa andavi da lui, e lo trovavi, dal cavallo d'occasione all'imboccatura, al finimento particolare, al consiglio. Giovanni Bechis, a casa Bosco, trovò moglie e la solidità per il proprio divertimento, perchè il cavallo era già un riferimento stabile, ed in quella posizione è rimasto, sempre.
Ma riferimento storico a parte, è legittimo scrivere che Giovanni Bechis, vive ancora di passione pura. E difatti, del pomeriggio "storico" di Montegiorgio esalta il comportamento di tutti, dagli organizzatori ai guidatori: "Gente fantastica, felice di aderire ad un evento così complesso, quattro corse con 11 partenti. Ci hanno messo a disposizione complessivamente 44 cavalli da corsa, tutti idonei, non c'era il brocco, il partente dato per dovere di parte. Tutto molto bello, perchè c'èra entusiasmo e c'era come dire, l'ippica che inebria. Oriana Orsini, con la quale sono giunto quarto, veniva dalla campagna, il proprietario era un ragazzino. Rimpianto, con il quale sono giunto quinto, è stato acquistato da appassionati di Foggia, che mi chiedevano cosa ne pensassi. Bel pomeriggio di odori intensi, di emozioni autentiche, sono proprio contento. Si tratta ovviamente del risultato più importante della mia carriera, ci ho messo un po' di tempo, ma insomma, ci sono arrivato".
Ed ora per Giovanni si apre l'esperienza mondiale: il vincitore, infatti, rappresenterà l'Italia nella sfida (omologo regolamento, tante corse a punti) iridata di cui "nessuno sapeva dove si svolgerà, ma insomma, andremo dove dobbiamo andare".
Giovanni Bechis verrà festeggiato, festeggiatissimo, mercoledì pomeriggio a Torino nel corso del convegno del 24 dicembre: tutti i gentlemen in pista a dargli una pacca sulle spalle, compreso Enrico Colombino l'ultimo Gentleman torinese ad essersi aggiudicato il tricolore, storia del 1998, a Bologna.
mb

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