GRAN PREMIO ENCAT
IL NUOVO O L'ANTICO?
15 gennaio 2013Il primo Gran Premio dell'anno della "pelle nuova" di Torino chiama a raccolta gli indigeni anziani sul percorso dei 2.100 metri: l'evento, il G.P. E.N.C.A.T. Mem. Fausto Branchini, Gruppo II, che apparteneva al "pacchetto San Siro" sarà tecnicamente diverso rispetto al passato perchè un doppio chilometro torinese ad inizio d'anno, significa per tutti un vero sacrificio: questa retta è infatti la più lunga d'Italia in materia di sviluppi su pista da mille metri.
Il campo dei partenti è oggettivamente molto particolare, mescolando soggetti di caratura consolidata come Linda di Casei, Ok America e Mirtillo Rosso ad una serie di soggetti che godono ottima forma e che tentano l'assalto alla categoria, perchè tutto sommato manca un leader conclamato.
La sorte ha dato una posizione di privilegio a Linda di Casei, vincitrice del recente Premio Royal Mares, che per scelta strategica cederebbe volentieri il comando per correre di rimessa. Ma per mettersi "sotto" dovrà tenere in considerazione l'analogo desiderio di Ok America, battuta proprio da Linda di Casei nelle Royal Mares. Questa posizione di gara, tra Linda di Casi ed Ok America si traduce nel primo interrogativo tattico della corsa: e chi sarà più avanti tra le due, avrà una posizione di controllo confortevole.
Tra i nomi che hanno oggettivamente un passato, è scomoda la posizione di Nesta Effe che su quest'anello vinse il Campionato Europeo dei 5 anni l’anno passato, ma che con il 5 dovrà decidere subito cosa fare: l'ipotesi più logica è quella di una partenza sprint per tentare di assumere il comando. In seconda fila ecco il quarto nome antico di prestigio, Mirtillo Rosso che con l'8 di posizione spenderà poco o nulla e potrà correre all'epilogo: e la scelta della guida di Enrico Bellei da l'idea che il soggetto è atteso con ottimismo. Mirtillo viene dal successo in 13"8 nel Premio Duomo, il che lo propone in una veste molto più attendibile rispetto al passato.
Infine, tra i nobili che meritano citazione, ecco Libeccio Grif, che parte con un numero dispendioso, il 12, e con la corsa di sabato nelle gambe (primo in una B-C in 14"6), ma soprattutto con il posteriore destro guarito (ha lamentato un taglio sbattendo l'arto nel paddock), ciò che ha portato comunque Marco Smorgon, sempre felice di tentare le “mission impossibile”, a darlo partente. Unico torinese al via.
Questi "soliti noti" verranno sfidati da un manipolo di soggetti che hanno inequivocabilmente forma emergente e che vogliono verificare che aria tira, lassù, nell'ovale dei grandi. E' la storia di Lotar Bi, pilotato dall'ex gentleman A. Raspante, soggetto coraggioso che ha girato mezz'Europa vincendo a Vienna e a Vincennes, ma qui, è evidente, sale di categoria. Edoardo Moni presenta da parte sua Leticia Bi, ottima seconda nel Duomo, e qui sorretta nell'ambizione da un numero di gara ammiccante. Non è facile il percorso per New Star Fks, che si presenta con 4 vittorie a seguire ed un r.p., ma in clima agonistico inferiore. Ed idem dicasi per Owen's Club, che si traduce nell'asso da cuori di Pietro Gubellini, nonostante il numero sette d'avvio. Owens viaggia con un filotto che esprime salute sotto tutti i punti di vista: 5 vittorie di seguito ed un globale di 7 centri su 8 gare. Ma con il sette, auguri...
In seconda fila, tra i cosiddetti nuovi, ecco un soggetto dalla forma partenopea, Noir d'Ete, affidato a V.P. Dell'Annunziata, sostenuto dalla duttilità: nelle ultime 7 corse, 2 vittorie e 4 piazzamenti. Poi Ora Pronobis, vero e proprio cavallo banca di casa Baroncini affidato a Tommy Di Lorenzo, nelle ultime 15 uscite 6 vittorie, 4 secondi posti, due terzi posti e due r.p., il più delle volte sfondando ed imponendo il proprio ritmo: ma qui ha il 10... Ed infine Noemi Sidoli che Marco Guzzinati presenta alla gara più complessa della carriera, sostenuto dalla consapevolezza che nelle ultime 15 uscite, Noemi è entrata tra i premiati per ben 14 volte.
Tutto ciò ciò si traduce in uno scontro tra il nuovo e l'antico: con Linda di Casei legittima prima favorita, con Ok America e Mirtillo Rosso sulle sue tracce per opposti percorsi strategici. Ma ci son tanti volti che prendono coraggio e pretendono di stupire. E' il primo leit-motiv intrigante di Torino che " cambia pelle".
Il campo dei partenti è oggettivamente molto particolare, mescolando soggetti di caratura consolidata come Linda di Casei, Ok America e Mirtillo Rosso ad una serie di soggetti che godono ottima forma e che tentano l'assalto alla categoria, perchè tutto sommato manca un leader conclamato.
La sorte ha dato una posizione di privilegio a Linda di Casei, vincitrice del recente Premio Royal Mares, che per scelta strategica cederebbe volentieri il comando per correre di rimessa. Ma per mettersi "sotto" dovrà tenere in considerazione l'analogo desiderio di Ok America, battuta proprio da Linda di Casei nelle Royal Mares. Questa posizione di gara, tra Linda di Casi ed Ok America si traduce nel primo interrogativo tattico della corsa: e chi sarà più avanti tra le due, avrà una posizione di controllo confortevole.
Tra i nomi che hanno oggettivamente un passato, è scomoda la posizione di Nesta Effe che su quest'anello vinse il Campionato Europeo dei 5 anni l’anno passato, ma che con il 5 dovrà decidere subito cosa fare: l'ipotesi più logica è quella di una partenza sprint per tentare di assumere il comando. In seconda fila ecco il quarto nome antico di prestigio, Mirtillo Rosso che con l'8 di posizione spenderà poco o nulla e potrà correre all'epilogo: e la scelta della guida di Enrico Bellei da l'idea che il soggetto è atteso con ottimismo. Mirtillo viene dal successo in 13"8 nel Premio Duomo, il che lo propone in una veste molto più attendibile rispetto al passato.
Infine, tra i nobili che meritano citazione, ecco Libeccio Grif, che parte con un numero dispendioso, il 12, e con la corsa di sabato nelle gambe (primo in una B-C in 14"6), ma soprattutto con il posteriore destro guarito (ha lamentato un taglio sbattendo l'arto nel paddock), ciò che ha portato comunque Marco Smorgon, sempre felice di tentare le “mission impossibile”, a darlo partente. Unico torinese al via.
Questi "soliti noti" verranno sfidati da un manipolo di soggetti che hanno inequivocabilmente forma emergente e che vogliono verificare che aria tira, lassù, nell'ovale dei grandi. E' la storia di Lotar Bi, pilotato dall'ex gentleman A. Raspante, soggetto coraggioso che ha girato mezz'Europa vincendo a Vienna e a Vincennes, ma qui, è evidente, sale di categoria. Edoardo Moni presenta da parte sua Leticia Bi, ottima seconda nel Duomo, e qui sorretta nell'ambizione da un numero di gara ammiccante. Non è facile il percorso per New Star Fks, che si presenta con 4 vittorie a seguire ed un r.p., ma in clima agonistico inferiore. Ed idem dicasi per Owen's Club, che si traduce nell'asso da cuori di Pietro Gubellini, nonostante il numero sette d'avvio. Owens viaggia con un filotto che esprime salute sotto tutti i punti di vista: 5 vittorie di seguito ed un globale di 7 centri su 8 gare. Ma con il sette, auguri...
In seconda fila, tra i cosiddetti nuovi, ecco un soggetto dalla forma partenopea, Noir d'Ete, affidato a V.P. Dell'Annunziata, sostenuto dalla duttilità: nelle ultime 7 corse, 2 vittorie e 4 piazzamenti. Poi Ora Pronobis, vero e proprio cavallo banca di casa Baroncini affidato a Tommy Di Lorenzo, nelle ultime 15 uscite 6 vittorie, 4 secondi posti, due terzi posti e due r.p., il più delle volte sfondando ed imponendo il proprio ritmo: ma qui ha il 10... Ed infine Noemi Sidoli che Marco Guzzinati presenta alla gara più complessa della carriera, sostenuto dalla consapevolezza che nelle ultime 15 uscite, Noemi è entrata tra i premiati per ben 14 volte.
Tutto ciò ciò si traduce in uno scontro tra il nuovo e l'antico: con Linda di Casei legittima prima favorita, con Ok America e Mirtillo Rosso sulle sue tracce per opposti percorsi strategici. Ma ci son tanti volti che prendono coraggio e pretendono di stupire. E' il primo leit-motiv intrigante di Torino che " cambia pelle".
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