IL DECRETO LEGGE SALVA IPPICA

DEL MINISTRO CATANIA DICE COSI'

8 febbraio 2012
Ecco il testo del decreto legge del Ministro Catania per il piano salva-ippica

"Nelle more dell'attuazione delle disposizioni di cui al comma 1, ai fini della riduzione del decremento della raccolta delle formule di scommesse ippiche, con provvedimento del ministero dell'economia e delle finanze - Aams - di concerto con il Mipaaf, per un periodo sperimentale e fino alla introduzione del totalizzatore unico, si provvede ad una diversa ripartizione della posta di gioco delle scommesse ippiche secondo i seguenti criteri

a) per le scommesse dell'ippica nazionale, compreso il concorso pronostici denominato “2V7", la percentuale destinata al montepremi variabile tra il 66 ed il 74%, la percentuale complessiva destinata all'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico - Assi - variabile tra il 15,29 ed il 9,29 percento e l'imposta unica variabile tra il 3 e il 5,99 percento.
B) Per le scommesse ippiche a totalizzatore dette d'agenzia, le quote di prelievo, di cui al decreto interministeriale 15 febbraio 1999, sull'introito lordo delle scommesse a totalizzatore sulle corse dei cavalli a favore dell'Assi, ed ai fini dell'applicazione dell'imposta unica, sono variabili tra il 10 e il 34%;
c) per le sole scommesse ippiche a quota fissa, l'aliquota d'imposta unica è pari al 3,5% della raccolta netta e la quota di prelievo destinata all'Assi è pari al 5,5% della raccolta netta".
Da primo febbraio 2012, infatti, la posta unitaria minima di gioco per le scommesse sulle corse dei cavalli è stabilita tra 0,10 centesimi e un euro e l'importo minimo per ogni biglietto giocato non può essere inferiore a due euro. Il predetto importo può essere modificato, in funzione dell'andamento della raccolta delle formule di scommessa ippiche, con provvedimento del Mef e di Aams, di concerto con il Mipaaf.
Al fine di perseguire maggiore efficienza e economicità dell'azione nei settori di competenza, Aams avvia ogni iniziativa utile per addivenire, con i competenti organi ed in particolare con l'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico, Assi, alla definizione, anche in via transattiva e comunque con abbandono di ogni controversi pendente, di tutti i rapporti controversi in materia di totalizzatore nazionale per la gestione delle scommesse ippiche, nonchè delle quote di prelievo di cui all'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998, n. 169. All'articolo 38, comma 4, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, la lettera 1) è abrogata.

Assi più snella ai vertici e una Consulta Tecnica di Categorie e Ippodromi

“Si provvede all’adozione dello statuto dell’Agenzia che prevede l’istituzione di un consiglio di amministrazione, composto da tre membri, compreso il Presidente, con compiti di indirizzo e coordinamento dell’attività dell’Agenzia, la cui responsabilità gestionale è affidata al Direttore Generale, nonchè alla Consulta Tecnica, composta dai rappresentanti delle categorie ippiche, degli ippodromi e dei lavoratoti, come previsto dall’art. 6 dello statuto dell’Unire.
La consulta Tecnica è convocata dal presidente almeno tre volte l’anno ed è chiamata ad esprimere pareri in ordine alla programmazione tecnica delle corse, alla redazione del calendario dei grandi premi, alle variazioni di regolamento delle corse, all’oggetto della convenzione degli ippodromi ed ad ogni altro argomento inserito dal Presidente all’ordine del giorn giorno-
Il direttore generale dell’Assi è nominato dal cda su proposta del presidente tra esperti di elevata qualificazione professionale nel campo gestionale e dell’ippica. Il rapporto di lavoro è regolato con contratto di diritto privato di durata massima quadriennale, rinnovabile una sola volta. Se dipendente pubblico, con esclusione dei professori e ricercatori universitari, è collocato nella posizione prevista dall’ordinamento di appartenenza o, in mancanza, si applica l’articolo 19, comma 6, ultimo periodo, del decreto legislativo 30 marzo, n. 165, e successive modificazioni.
Se ricercatore o professore universitario è collocato in aspettativa senza assegni. Il direttore generale è responsabile della gestione dell’ente.
nella dotazione organica dell’Assi, il numero dei posti di direzione generale è ridotto da tre a uno. L’articolo 5 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 449 è soppresso. Tutti i riferimenti normativi riferiti al segretario generale dell’Unire sono sostituiti dal riferimento del Direttore generale dell’Assi. L’attuazione del comma 1 è operata nel limite di spesa derivante dalla soppressione di un posto di dirigente del personale”.

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