L'ASSURDA ESCLUSIONE DI PARINAZ DAL FEDERNAT

5 aprile 2015
Riceviamo e pubblichiamo
Scrive il gentleman Sebastiano Ciraso: "ero appassionato, mi decido per un acquisto importante comprando la cavalla Parinaz il 09/03/2015, con il preciso intento di correre il Premio Federnat.
In data 21/02/2015 la FEDERNAT tramite il proprio sito web informa che:
Il Premio Federnat diventa di proprietà “con le caratteristiche indicate sul regolamento delle corse”.
Ligio alle regole consulto tale regolamento il quale cita testualmente all’art. 25 – capo VIII – titolo I : “per essere iscritti ad una corsa i cavalli devono appartenere al gentleman [...] da almeno 30 giorni prima della corsa stessa”.
Contestualmente FEDERNAT pubblica, sempre sul proprio sito web, il calendario secondo cui la suddetta corsa risulterebbe programmata in data 11/04/2015 presso l’Ippodromo di Firenze: tutto ciò in assenza di un calendario ufficiale, che verrà poi diramato dal Ministero delle politiche Agricole in data 24/03/2015. Sottolineo che nemmeno a livello ufficioso è stata comunicata la data di iscrizione alla corsa sino al 24/03/2015.
Ora, da regolamento, la data di iscrizione alla corsa sembrerebbe un dettaglio trascurabile: la cavalla è stata comprata in tempo, più dei 30 giorni che vengono richiesti dalla data della corsa. Indi per cui invio il bonifico necessario per l’iscrizione ed il relativo modulo entro i termini previsti.
Beatamente aspetto la perizia: ma la mia cavalla non c’è. Chiamo l’Ippodromo di Firenze e mi viene spiegato che in data 05/02/2015 il MIPAAF tramite la “Circolare di Programmazione corse al trotto anno 2015” stabilisce, al punto 16.1, che “i cavalli devono appartenere al gentleman da almeno 30 giorni prima della chiusura delle iscrizioni alla corsa stessa” variando di fatto il regolamento delle corse che indicava 30 giorni prima della corsa stessa e non delle iscrizioni.
Di questa circolare non si fa menzione nè sul sito FEDERNAT, nè sul modulo di iscrizione alla corsa e FEDERNAT non ha diramato la notizia tantomeno tramite i rappresentanti regionali o le società di corse, i quali si attenevano al regolamento ufficiale.
Quindi, ricapitolando: volendo comprare un cavallo per partecipare al Premio Federnat il lasso di tempo per comprarlo erano sette giorni! Infatti fino al 21/02/2015 non si sapeva nemmeno a livello ufficioso che la corsa si sarebbe tenuta in data 11/04/2015 ed essendo stabilito a posteriori che la data di chiusura delle iscrizioni sarebbe stata il 30/03/2015 avrei dovuto procedere all’acquisto entro il 28/02/2015. Peccato che la data della chiusura dell’iscrizione sia stata comunicata il 24/03/2015. Quindi, avrei dovuto indovinarla questa data? Perchè, ribadisco, la data di chiusura dell’iscrizione non è stata comunicata nemmeno a livello ufficioso sino al 24/03/2015. Tra l’altro stiamo parlando di una corsa tipicamente estiva, che quest’anno viene eccezionalmente svolta in primavera.
Essere Gentleman, in pista e al di fuori, non significa subire in silenzio quella che ritengo una situazione al limite della giustizia e comunque poco sportiva. Mi chiedo: Com’è possibile acquistare un cavallo entro 30 giorni dall’iscrizione alla corsa se questa non viene comunicata (se non a posteriori)? Perchè la FEDERNAT non ne fa menzione tramite nessun canale (ufficiale e non)? Davvero il Ministero si inventa, dalla sera alla mattina, di cambiare un regolamento tramite una circolare denominata non di “Variazione al regolamento” ma di “Programmazione”? Tutto da solo? E nel caso, trattandosi di un regolamento recente e di un caso eccezionale: come è stato chiesto di variare questo regolamento, non era forse possibile chiedere una proroga? Perchè, inoltre, non sono stato informato almeno al momento dell’iscrizione, in cui ho versato appunto la suddetta quota?
Pur ritenendo sacrosanta la decisione di trasformare il Premio Federnat in una corsa di proprietà (anche se mi risulta che sia stato presentato un ricorso circa la regolarità della relativa votazione) ritengo che fosse giusto che la FEDERNAT tutelasse i propri associati permettendo a chi fosse intenzionato di poter comprare un cavallo per partecipare in tempi utili: sette giorni non sono tali, se si usa un po’ di buon senso.
Se non permettiamo nemmeno ai proprietari appassionati di sostenere il settore, ma li osteggiamo con un’assurda e occultata serie di postille burocratiche, da chi dobbiamo partire?
Sebastiano Ciraso

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