L'IPPICA DIVERSA

DI FLAVIO GHIGO

16 giugno 2011
La Tris torinese di mercoledì 15 giugno era destinata - sembrava proprio destinata - a Nisosh, che però, a causa del prolungarsi dell'attesa in pista per via di 3 inconvenienti a finimenti e sulky lamentati da altrettanti cavalli, non è poi riuscito a ritrovare l'aggressività al momento buono. Con Nisosh mai di trotto (ed è più che legittimo, perchè l'automatismo agonistico di un cavallo da corsa non è matematico, è sufficiente una virgola per cambiare la risposta) al comando si è proiettato Nira One, che con un vigoroso percorso da leader ha messo tutti al passo stabilendo nel contesto il nuovo primato personale, 13"9. Nira One consente di dire "bravo" a Flavio Ghigo, un driver di bella famiglia, imprenditore del ramo dell'automazione e poi, a piccoli passi, catturato dalla passione per i cavalli, al punto tale che Flavio ha girato il ramo d'azienda numero uno al fratello Dario (con il quale ragiona in ogni caso sui massimi sistemi dell'intervento) optando per una scelta professionale anche nel mondo dell'ippica. Così Flavio Ghigo, che ha casa a Settimo Torinese ma che ha portato i propri cavalli nel centro di allenamento di Carmagnola, è diventato un professionista con la P maiuscola, non solo corsaiolo, ma stratega:
"Nello scorso inverno ho scelto la Toscana per via del clima più mite, in scuderia ho cavalli non solo miei, non posso non tenere conto delle esigenze dei proprietari, è stato gioco forza andare a cercare un programma". Così eccolo impegnato partente a Roma, Montecatini, Follonica, e poi il ritorno al nord frequentando Albenga, Milano ed ovviamente Torino con una percentuale di redditività che spiega la qualità dell'impegno di questo driver autodidatta: 56 corse, 7 vittorie e 21 piazzamenti, il che significa 50% di premi a traguardo, complimenti, con una percentuale di successo pari all'8%, non è palato per tutti.
"La mia filosofia - spiega Flavio - è il grande rispetto del cavallo, dell'atleta, ed in questo concetto ritrasmetto quel rispetto e quella filosofia che per anni mi hanno accompagnato quando facevo gare di motocross. So cosa vuol dire sbagliare, chiedere troppo a se stessi, arrivando al traguardo con le gambe dure, le braccia rigide, la mente annebbiata, perchè ho chiesto troppo al mio corpo ed al mio cervello. Valori che mi sono serviti per garantire il rispetto ai miei cavalli, ed è giusto dire che vado in pista quando so che il mio atleta è veramente a posto, e non sono solito chiedergli troppo, perchè rischio di fargli male e di ottenere risposte inadeguate"
Flavio Ghigo, mosso da quel senso della gestione di impresa che rappresenta il dna della famiglia, potrebbe essere la sorpresa dell'inverno in materia di puledri: "Abbiamo investito alle aste, abbiamo acquistato puledri di qualità, con genealogie importanti. Se dovessi dire ciò che vedo, ebbene, ho la sensazione che questi giovanissimi valgano qualcosa, ma con i cavalli è bene parlare poco, perchè la verità è mutevole. Però attendo settembre per rendermi conto se quanto ho pensato ed attuato darà risultati, è una risposta che mi entusiasma."
Flavio Ghigo è un ragazzo di belle movenze: complimenti.

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