LA FORMULA MAGICA E UTOPICA

PER RISOLVERE I PROBLEMI DELL'IPPICA

10 gennaio 2012
Per sostenere i costi dell’ippica, finanziare congruamente il settore e uscire dalla crisi "basterebbe girare il 2% degli incassi annui che lo Stato ottiene dai giochi". E’ quanto si legge in una nota dell’A.D.O.C. (Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori) secondo cui il taglio delle risorse per il settore "rischia di mettere in ginocchio circa 50mila addetti del settore e 15mila cavalli. Per Adoc è un danno alla tradizione italiana, a tutto vantaggio dei Paesi esteri".
“Si sta correndo il rischio di eliminare un’antica tradizione italiana, gettando sul lastrico circa 50mila lavoratori del settore ippico – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’associazione – e danneggiando anche la razza equina per eccellenza, è a rischio difatti il futuro di oltre 15mila cavalli. Un taglio a tutto vantaggio di altri Paesi, dove invece il settore ippico viene valorizzato e protetto dallo Stato."
Secondo l’Adoc è inoltre "opportuno destinare parte degli incassi al finanziamento di un Fondo che informi sui rischi del gioco d’azzardo, tramite campagne da effettuare in collaborazione anche con le Associazioni dei consumatori, e dia assistenza ai giocatori patologici e alle loro famiglie".

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