LA GIOIA DI SANTO MOLLO
PER LA PRODEZZA DI PACE
10 novembre 2014Nell'ippica d'oggi, dove ogni prodotto che diventa realtà è legittimamente motivo non solo di orgoglio ma di garantito possesso, e guai a cambiare la storia visti i tempi che corrono perchè al minimo garantito non si sputa proprio in faccia, decidere di mandare un cavallo (come Pace del Rio) a 800 chilometri di distanza, a Napoli, affidandolo ad altre mani (Finetti) per consentirgli di frequentare un percorso diverso, nel tentativo di tramutarlo in quel campione che si è sempre pensato poter essere, è un gesto di lungimirante coerenza professionale, diciamolo con franchezza, non proprio comune.
Ma Santino Mollo (che oltre ad essere driver e sino a qualche mese fa il trainer e soprattutto il costruttore dl Pace, ne è anche proprietario al 25% al pari della scuderia Don Miguel, di Frank Monticone e di Lo Bue) ha avuto questo coraggio: "Ho sempre sostenuto che Pace, senza i suoi canonici problemi ai piedi e ai tendini, sarebbe stato un fuoriclasse. Ecco perchè ho ritenuto che l'esperienza napoletana, affidandolo ad un professionista che considero bravissimo e molto serio, come Finetti, fosse la migliore. A Licola c'è il mare, una medicina strepitosa, Pace lavora sul bagnasciuga, i suoi tendini ed i suoi piedi si sono meravigliosamente rigenerati. Fa i trottoni in un palmo d'acqua salata, è migliorato, non solo è cambiato. Fisicamente è diventato un toro e finalmente ho potuto correre sferrandolo agli anteriori, cosa che prima, nella sua vita torinese dove le condizioni ambientali sono fatalmente diverse, non era possibile imporgli".
Con queste garanzie fisiche, Santino Mollo ha interpretato Pace del Rio nella gara più bella della vita, andando spettacolarmente all'attacco, prendendo subito la schiena di carterpiller Prussia. Ed è lui stesso a spiegare.
"Volevo un numero in prima fila, ed il destino ci ha invece dato il 9. Mi ero prefisso di correre da protagonista e sull'errore di Andrea Guzzinati (El Mago Pellini) mi si è aperta l'occasione di conquistare la schiena della cavalla di Gubellini: e andiamo, allora! Bello carico Pace mi ha detto, dai ci sono. Ho avuto un piccolo intralcio sull'ultima curva perchè Gocciadoro con Linda di Casei cercava di spostarsi dalla corda e dunque spingeva, ci siamo agganciati leggermente. Quando mi sono svincolato, Pace era ancora tornado ed ha dato vita ad una retta speciale, pizzicando sul palo nientepopodimenoche Napoleon Bar. Ma se non ho il contrasto con Gocciadoro, mi piazzo secondo, più nettamente. E' un cavallo completamente diverso, più forte e più tonico. E' il campione che ho sempre percepito potesse essere".
Il futuro è abbastanza delineato: "Ora grazie al gruzzolo di Napoli siamo finalmente in prima fila tra i grandi, per cui ritengo che correremo il Galà del Trotto. E poi vedremo, l'idea della Francia è sempre preponderante, ma c'è tempo. Bravo Finetti e mamma mia che medicina questo mare campano....."
Chiosa per Monticone, l'allevatore (allevamento del Rio) che ha deciso di chiudere bottega difendendo un sol puledro, l'ultimo nato, Urbem del Rio. Con Pace del Rio gli si apre fatalmente una nuova attività, quella di stalloniere …
mb
Ma Santino Mollo (che oltre ad essere driver e sino a qualche mese fa il trainer e soprattutto il costruttore dl Pace, ne è anche proprietario al 25% al pari della scuderia Don Miguel, di Frank Monticone e di Lo Bue) ha avuto questo coraggio: "Ho sempre sostenuto che Pace, senza i suoi canonici problemi ai piedi e ai tendini, sarebbe stato un fuoriclasse. Ecco perchè ho ritenuto che l'esperienza napoletana, affidandolo ad un professionista che considero bravissimo e molto serio, come Finetti, fosse la migliore. A Licola c'è il mare, una medicina strepitosa, Pace lavora sul bagnasciuga, i suoi tendini ed i suoi piedi si sono meravigliosamente rigenerati. Fa i trottoni in un palmo d'acqua salata, è migliorato, non solo è cambiato. Fisicamente è diventato un toro e finalmente ho potuto correre sferrandolo agli anteriori, cosa che prima, nella sua vita torinese dove le condizioni ambientali sono fatalmente diverse, non era possibile imporgli".
Con queste garanzie fisiche, Santino Mollo ha interpretato Pace del Rio nella gara più bella della vita, andando spettacolarmente all'attacco, prendendo subito la schiena di carterpiller Prussia. Ed è lui stesso a spiegare.
"Volevo un numero in prima fila, ed il destino ci ha invece dato il 9. Mi ero prefisso di correre da protagonista e sull'errore di Andrea Guzzinati (El Mago Pellini) mi si è aperta l'occasione di conquistare la schiena della cavalla di Gubellini: e andiamo, allora! Bello carico Pace mi ha detto, dai ci sono. Ho avuto un piccolo intralcio sull'ultima curva perchè Gocciadoro con Linda di Casei cercava di spostarsi dalla corda e dunque spingeva, ci siamo agganciati leggermente. Quando mi sono svincolato, Pace era ancora tornado ed ha dato vita ad una retta speciale, pizzicando sul palo nientepopodimenoche Napoleon Bar. Ma se non ho il contrasto con Gocciadoro, mi piazzo secondo, più nettamente. E' un cavallo completamente diverso, più forte e più tonico. E' il campione che ho sempre percepito potesse essere".
Il futuro è abbastanza delineato: "Ora grazie al gruzzolo di Napoli siamo finalmente in prima fila tra i grandi, per cui ritengo che correremo il Galà del Trotto. E poi vedremo, l'idea della Francia è sempre preponderante, ma c'è tempo. Bravo Finetti e mamma mia che medicina questo mare campano....."
Chiosa per Monticone, l'allevatore (allevamento del Rio) che ha deciso di chiudere bottega difendendo un sol puledro, l'ultimo nato, Urbem del Rio. Con Pace del Rio gli si apre fatalmente una nuova attività, quella di stalloniere …
mb