LA PRELEGA ATTACCA

CATANIA E RUFFO

2 dicembre 2012
Riceviamo e pubblichiamo
"Il progetto di riforma troverà sicuramente, prima o poi, la sua strada e, per il momento, non possiamo che restare in fiduciosa attesa; purtroppo, però, il tempo passa inesorabile ed il settore, a causa delle inadempienze di Assi, sta attraversando uno dei momenti più difficili e tragici della sua lunga storia. Comprendiamo che il provvedimento governativo che ha cancellato Assi (ex Unire) abbia creato un vero sconquasso nel pachidermico e sovradimensionato palazzo romano deputato alla gestione del settore, ma quel che gli ippici chiedono, in questo drammatico momento, è il coraggio di dire le cose come stanno, un coraggio che, da parte del Ministro e da parte dello stesso dottor Ruffo, sta colpevolmente mancando.
"Provvedere urgentemente allo stanziamento di risorse destinate al pagamento delle spettanze 2012, al fine di accordare un sostegno immediato agli operatori del settore” è una delle richieste contenute nell’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro Catania e prodotta, su nostra esplicita richiesta, dall’onorevole Montagnoli. Ed è questo che oggi chiedono gli uomini dell’ippica: un provvedimento tampone, qualcosa che consenta la sopravvivenza a gente che sta aspettando ciò che gli è dovuto da quasi un semestre e che si vede seriamente costretta ad eliminare i suoi cavalli che, lo ripeteremo all’infinito, sono un vanto dell’Italia, un patrimonio costruito in decenni di sapiente lavoro nel settore dell’allevamento e, quindi, una preziosa risorsa per il paese.
Ogni giorno assistiamo impotenti alla chiusura di Aziende di Allevamento e Scuderie tra le più qualificate al mondo, che vantavano decenni di gloriosa attività ippica e genealogie di altissimo livello messe insieme con passione e cospicui investimenti; ebbene, oggi, grazie ai burocrati che continuano nel loro immobilismo e nella loro mediocrità, il valore di tutto ciò è uguale a ZERO!
Sarebbe inoltre opportuno, in vista dell’ormai certo cambiamento, capire cosa succederà della soppressa Agenzia per lo Sviluppo del Settore Ippico e, soprattutto, delle sue “pendenze”: a quale sarà i"La riforma del settore – citiamo ancora dall’interrogazione Montagnoli – sembra orientata a prevedere la nascita di una struttura di tipo privatistico per la gestione dell'intero comparto; sarebbe opportuno chiarire fin da oral soggetto incaricato di gestire le passività a carico della soppressa Agenzia per lo sviluppo del settore ippico". Anche a questo proposito, ci auspichiamo una più chiara presa di posizione del Ministro Catania, così come speriamo si esprima a favore del cambiamento dando una completa disponibilità, nell'interesse del settore, a favorire il percorso verso la nuova gestione. A quando una risposta?
In attesa del momento in cui, finalmente, le cose potranno prendere un altro aspetto, anche per noi, che crediamo nel progetto di privatizzazione adoperandoci con tutte le nostre forze per la sua realizzazione e che, essendo operatori del settore, subiamo le stesse angherie di tutti gli altri, risulta difficile proporre delle soluzioni per l’immediato. In attesa del provvedimento tampone, che speriamo possa realizzarsi, stiamo insistentemente chiedendo al Mipaaf di mettere a disposizione delle Aziende e delle Scuderie un documento che dimostri e certifichi il credito nei loro confronti, un semplice sistema che consentirebbe di rendere meno aspri i rapporti con i vari direttori di banca che, costantemente, ormai purtroppo è cosa nota, bussano alla porta con le loro, peraltro legittime, richieste".

Il Comitato Pre-Lega (o Unione) Ippica Italiana

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