LE AGENZIE ED I "MINIMI"

LA VERITA' IL 12 DICEMBRE

25 ottobre 2012
Si discuterà il prossimo 12 dicembre alla Corte d’Appello del tribunale civile di Roma il ricorso con cui 171 agenzie ippiche chiedono un centinaio di milioni di euro come rimborso ai Ministeri delle Finanze e dell’Agricoltura. Lo ha deciso il giudice, secondo cui è necessario attendere l’esito di un’altra serie di ricorsi che verrà discussa il 5 dicembre al Tar Lazio: il tribunale amministrativo dovrà decidere se accogliere o meno le richieste degli operatori delle scommesse ippiche, che hanno impugnato i provvedimenti di Aams, tornata a chiedere il versamento delle somme, scontate del 5% come previsto dal Decreto Fiscale.
La vicenda in discussione alla Corte d’Appello risale al 2003, quando con il cosiddetto Lodo Di Majo alle agenzie - che si erano impegnate a versare delle somme minime per ottenere le concessioni - fu riconosciuto il ’danno’ derivante dalle mancate misure di salvaguardia per la rete: gli incassi previsti non si realizzarono, anche per la concorrenza non autorizzata che iniziava a proliferare, per questo le agenzie furono di fatto impossibilitate a pagare le somme che si erano impegnate a versare.
Il Lodo riconobbe responsabili i Ministeri e autorizzò le agenzie a compensare i crediti vantati con i minimi garantiti. Solo dopo nove anni la vicenda sembra possa avere una conclusione.

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