MAN DI CASEI E

L'ALTRA IPPICA

24 febbraio 2014
Nel parterre, domenica pomeriggio, le parole di Giovanni Scrima, noto medico cardiologo e simpaticissimo gentleman, rimbombavano pesanti. Lui Man di Casei - Scrima è titolare al 50% del cavallo, l'altra metà appartiene al trainer Sergio Tommasi - non lo avrebbe fatto correre, anzi, lo avrebbe ritirato, mandato a vivere in pace in qualche prato rigoglioso di trifoglio. Perchè? Perchè nell'ultima uscita, ad Albenga, Man dopo 800 metri si era praticamente fermato ed aveva anche lamentato un evidente segnale emorragico. Quel sangue inatteso dal naso del cavallo aveva fatto scattare tutto il "professionale" del dottore che aveva spiegato a Tommasi come, per simili lesioni, non c'è medicina che tenga, ed occorre rispettare il responso della natura. Ma Tommasi, che qualche anno ce l'ha sulle spalle, gli ha detto "consentimi di applicare i miei pensieri, di attivarmi con i principi dell'ippica di ieri, dove c'era maggiore attenzione, per tutto".
Così Man ha cambiato allenamento, si è trovato costantemente all'aperto, in paddock, dopo ogni attacco, gli è stato proposto un attacco più leggero e più lungo e gli è stata cambiata l'alimentazione. Via la biada e solo orzo. E poi il test della corsa, spiegando ad Elio Parenti, il driver amico, la fase di studio adottata: e insomma, se si ripropone questo problema, prenderemo atto ed il cavallo non potrà che rallentare la propria azione. Ma se c'è beneficio, con questi avversari ha prima chance, è stato il messaggio. La corsa è venuta non certo comoda: Man è rimasto di fuori, ha trovato una prima schiena, poi si è ritrovato scoperto per riagganciarsi ad una seconda schiena. Portato coperto all'epilogo, ha poi approfittato dell'errore di Orazio Gk ed ha vinto facile, con gli ultimi 800 metri sotto il minuto! Man di Casei è tornato un scuderia stando benissimo ed il dottor Scrima sussurrava attonito " non è possibile!". Ma insomma, questa è anche l'ippica.....
mb

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