MELZI: ATTENDIAMO, PRESTO
I DECRETI ATTUATIVI"
23 settembre 2012“L’incontro con Assi, purtroppo, non ha fatto altro che mettere in evidenza la situazione di gravità in cui versa il nostro settore. Spero che le cose si possano aggiustare con l’arrivo dei decreti attuativi che prevedono la soppressione di Assi e il passaggio di tutte le competenze al Mipaaf e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’importante è che questi decreti non facciano la fine di quelli che attendevamo per Assi”.
Così Guido Melzi d’Eril, presidente di Federippodromi, commenta a www.giooconews.it l’incontro dei giorni scorsi con l’ente ippico e le novità attese per il settore.
A livello politico l’intenzione sembra sia quella di arrivare a un testo unico, pensa sia un valido strumento?
“Sicuramente - continua - una legge per il settore è essenziale e occorre la disponibilità da parte di tutti gli attori in campo”.
Questo vuole dire anche superare le divisioni?
“Certo, occorre coesione e chi ha cervello lo usi. Non è certo questo il momento di portare avanti da soli le proprie istanze”.
E sui 35 milioni aggiunge: “La questione è di tipo strutturale, al di là dei fondi. Occorre avere un progetto, altrimenti non si va da nessuna parte. Le risorse devono servire per fare delle riforme, sennò diventano inutili”.
Così Guido Melzi d’Eril, presidente di Federippodromi, commenta a www.giooconews.it l’incontro dei giorni scorsi con l’ente ippico e le novità attese per il settore.
A livello politico l’intenzione sembra sia quella di arrivare a un testo unico, pensa sia un valido strumento?
“Sicuramente - continua - una legge per il settore è essenziale e occorre la disponibilità da parte di tutti gli attori in campo”.
Questo vuole dire anche superare le divisioni?
“Certo, occorre coesione e chi ha cervello lo usi. Non è certo questo il momento di portare avanti da soli le proprie istanze”.
E sui 35 milioni aggiunge: “La questione è di tipo strutturale, al di là dei fondi. Occorre avere un progetto, altrimenti non si va da nessuna parte. Le risorse devono servire per fare delle riforme, sennò diventano inutili”.