MELZI GIUDICE D'ARRIVO

NON E' UN PESCE D'APRILE

1 aprile 2012
L'ippica è bella perchè, aldilà delle infinite problematiche che propone in modo quotidiano, continua ad essere, sempre di più, un romanzo popolare. Dove la creatività dell'uomo è un elemento capitale, un vero e proprio tesoro per sopperire a tanti imprevisti, continui imprevisti. Questo introibo spiega cosa è capitato sulla pista di Vinovo, domenica primo aprile, giorno canonico per le sorprese. A fronte di uno sciopero delle giurie proclamato contro l'ASSI, sciopero che con il passare delle ore si è andato stemperando diventando quasi impalpabile (in pista tutto il galoppo, in pista Trieste e altri), Torino si è data partente con lo spirito di chi vuole essere assolutamente al proprio posto. Così, a fronte del "no" del presidente di giuria Bollettini, ecco il nuovo leader di giornata, favorito dall'articolo 80 del regolamento delle corse, il milanese Fabrizio Procino, con il supporto in giuria di Giuseppe Martino, forza Albenga, e di Guido Cardea, handicapper e responsabile dell’ufficio tecnico dell'ippodromo di Vinovo. E a garantire l'ordine d'arrivo, novello giudice d'arrivo nientepopodimeno che Guido Melzi d'Eril
"Per una persona che è stata per due volte al governo dell'ippica, svolgere per un giorno il ruolo di buon interprete degli arrivi è un piacere...." Ha commentato Melzi, che aggiunge così al proprio pedigrèe ippico un altro gettone di presenza: proprietario, gentleman, allevatore, amministratore delegato, segretario generale, presidente e ....anche giudice d'arrivo.

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