OPERAZIONE "GIOCA AI PICCHETTI"

E SE PERDI VAI AL BAR....

10 febbraio 2013
Il bookmaker, la persona che professionalmente tiene gioco nel parterre proponendo il gioco a quota fissa, è una sorta di ...cugino di terzo grado, perchè tra lo scommettitore ed il titolare del picchetto si instaura, da sempre, un rapporto di simpatica sfida, di duello tra chi la sa più lunga, la quota cioè talmente invitante da favorire una puntata oppure la quota inesatta da produrre una intrigante scommessa. E' il duello più divertente che il mondo dei cavalli offre: e da San Valentino (quasi a suggellare un rapporto di affetto) i bookmakers torinesi lanciano una formula di rapporto totalmente inedita. Chi, infatti, scommettendo un minimo di dieci euro, risulterà perdente, potrà sorridere in altra parte dell'impianto, prendendo gratuitamente una consumazione al bar, offerta da chi ha vinto, dal bookmaker!
Idea originale che ha una sua funzione, fidelizzare sempre di più la sfida del parterre, la qualità del rapporto tra giocatore e "bancatore" del gioco: talmente uniti da poter brindare nel bene e nel male
Dal punto di vista strettamente pratico, la cassa del bar dell'ippodromo consentirà ad ogni perdente che presenterà la bolletta non felice da dieci euro (ovviamente ritirandola) una consolazione sotto forma di consumazione: non una bottiglia di quello buono, ma tutto ciò che gravita nell'area dal caffè allo spumantino.

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