PIETRO DEMURU EVVIVA, EVVIVA
17 novembre 2014Nella crisi dell'ippica sono coinvolti uomini che meriterebbero altri destini.
Storie che scompaiono, nomi che perdono il fascino dei tempi migliori, avventure che si sgretolano.
E cosa resta per mantenere la rotta? per continuare a remigare in questo mondo così disperato e brutale? La dignità del gesto, la disponibilità a trovare nuovi e più contenuti equilibri, la tenacia che si contrappone, a tratti, persino alla disperazione.
Così il successo di Pietro Demuru con il suo Ricasoli sotto il diluvio di sabato 15 novembre, produce un gran bel sorriso: finalmente!
Pietro ha un cognome solido come le origini della sua terra sarda, difeso "come si può" da tutta la famiglia. Egle, Marcello, lui, Andrea ed ora anche il figlio Alberto, abile futuro allievo. E' una lotta seria ed umile. Pietro ha avuto bei giorni di prestigio, il suo record nel 2001 venne griffato con 37 vittorie, ma non vinceva, storia di oggi, dal primo agosto del 2012, con Pilar d'Asolo. Da allora, 2 anni, 3 mesi e 14 giorni di astinenza guidando i propri "cavalli della speranza". Ma Ricasoli, dai, restituisce il sorriso.
Un Ricasoli che entra coerentemente in questa storia, vincendo la prima corsa della propria tribolata carriera dopo 43 tentativi.
Tutto nuovo ed inedito: che sia la scintilla di un nuovo percorso? Glielo auguriamo di cuore, caro Pietro Demuru, l'uomo che non si piega mai.
mb
Storie che scompaiono, nomi che perdono il fascino dei tempi migliori, avventure che si sgretolano.
E cosa resta per mantenere la rotta? per continuare a remigare in questo mondo così disperato e brutale? La dignità del gesto, la disponibilità a trovare nuovi e più contenuti equilibri, la tenacia che si contrappone, a tratti, persino alla disperazione.
Così il successo di Pietro Demuru con il suo Ricasoli sotto il diluvio di sabato 15 novembre, produce un gran bel sorriso: finalmente!
Pietro ha un cognome solido come le origini della sua terra sarda, difeso "come si può" da tutta la famiglia. Egle, Marcello, lui, Andrea ed ora anche il figlio Alberto, abile futuro allievo. E' una lotta seria ed umile. Pietro ha avuto bei giorni di prestigio, il suo record nel 2001 venne griffato con 37 vittorie, ma non vinceva, storia di oggi, dal primo agosto del 2012, con Pilar d'Asolo. Da allora, 2 anni, 3 mesi e 14 giorni di astinenza guidando i propri "cavalli della speranza". Ma Ricasoli, dai, restituisce il sorriso.
Un Ricasoli che entra coerentemente in questa storia, vincendo la prima corsa della propria tribolata carriera dopo 43 tentativi.
Tutto nuovo ed inedito: che sia la scintilla di un nuovo percorso? Glielo auguriamo di cuore, caro Pietro Demuru, l'uomo che non si piega mai.
mb