PINO DI FEDE, DAI TRENI

ALLA GIOIA DELLA TARGA D'ORO

12 aprile 2015
"Mi hanno telefonato sino a tarda notte" racconta Pino Di fede, vincitore a sorpresa della Targa d'Oro, il sottoclou del Gran Premio Federnat vinto sabato a Firenze "da professionista" da Nicola Del Rosso.
Pino Di fede è uno dei personaggi "piccoli ma sinceri" dell'ippodromo torinese: grazie alla propria scuderia di taglio familiare, e con la patente da gentleman in tasca, ha dato lavoro ai propri figli. Nel suo passato c'è una storia romanzesca, il lavoro da ferroviere presso lo scalo di corso Rosselli a Torino, sono all'età di 51 anni, poi la pensione e la decisione di tentare "vitadue" seguendo la passione giovanile, il mondo dei cavalli. Così eccolo a Torino con i suoi misurati tentativi, nella cover delle cose che contano con Fides Magna che a Palermo era male in arnese e che a Vinovo, invece, grazie a Pino ed al sempre disponibile Santino Mollo aveva cambiato pelle diventando VIP. Poi una fase di assestamento e l'improvvisa possibilità di acquistare un puledro con la P maiuscola a Desenzano del Garda, allevamento del Pino. Una saura tardiva, nata il 19 maggio, dalla genealogia chic acquisibile per 7.000 euro, Papas del Pino. "Cavalla ardente -spiega Pino - è stato difficile domarla, qui a Torino io non ci riuscivo, così ho chiesto una mano a mio figlio, Salvatore che lavorava nel centro di Carmagnola, dove la pista dritta ha fatto la differenza, così la riqualifica a Milano è stata facile, 1'16" senza chiederle nulla. Ma gli inizi non sono stati facili, perchè lei era testona. Il tempo è stato però sovrano,e direi che il feeling con il sottoscritto si è consolidato nel tempo, al punto tale che ad oggi credo che io più di ogni altro ho il rapporto migliore con Papas".
Anche se.....
"Anche se per avere la certezza che lei fosse al top della condizione, ho chiesto il contributo di Santino Mollo che mi ha dato disco verde: è al top. Mi ha detto, scendendo dal sulky. Frase importante, perchè andare a Firenze ha significato fare spese, di questi tempi....Ma ne è valsa la pena. Superando, devo dire, un momento mica da ridere, parlo del primo tentativo in pista, quando c'è stato un maxi cross. Siamo rimasti in pista per mezz'ora, ma abbiamo passeggiato nel prato, ed alla seconda partenza Papas era tranquilla e fiduciosa. Siamo andati davanti, abbiamo respinto Cesare Meli, ci siamo isolati ai 400 finali con il solo movimento delle mani, frustino niente, e Papas ha vinto per dispersione in 12"6, nuovo primato personale, che giornata, una tra le più grandi soddisfazioni della mia vita".
Pino Di Fede, anni 62, parla ei commuove "dedico questo successo a mio nipote, Salvatore: sognava di correre il Federnat o la Targa d'Oro. Non c'è più … ma questo successo è tutto suo".
mb

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