RISTRUTTURAZIONE DELL'ASSI
ELABORATO TESTO NORMATIVO
8 marzo 2012«Il rilancio del settore ippico passa anche per una nuova efficienza della gestione dell’ASSI (ex Unire)». Così il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Franco Braga ha risposto in Commissione Agricoltura
all’interrogazione presentata dall’onorevole Paolo Russo sulla gestione dell’ente ippico ASSI, ex Unire. «In queste settimane - si legge ancora nella risposta - è stato elaborato un primo testo normativo di ristrutturazione dell’ente, che ne semplifichi la struttura e faccia chiarezza sulla governance. La previsione dell’eliminazione della figura del Segretario generale, sostituita dal Direttore generale, la semplificazione del funzionamento della Consulta tecnica, composta dai rappresentanti delle categorie ippiche, degli ippodromi e dei lavoratori, è pronta a diventare un reale punto di confronto tra Governo e categorie. La riconduzione di funzioni proprie dell’ente alla gestione diretta dell’ente stesso va nel senso della trasparenza e dell’economicità». L’auspicio, conclude Braga, «è che in sede di conversione del decreto-legge fiscale (n. 16 del 2012) il Parlamento e il Governo possano dare segnali nel senso delle considerazioni sopra svolte».
all’interrogazione presentata dall’onorevole Paolo Russo sulla gestione dell’ente ippico ASSI, ex Unire. «In queste settimane - si legge ancora nella risposta - è stato elaborato un primo testo normativo di ristrutturazione dell’ente, che ne semplifichi la struttura e faccia chiarezza sulla governance. La previsione dell’eliminazione della figura del Segretario generale, sostituita dal Direttore generale, la semplificazione del funzionamento della Consulta tecnica, composta dai rappresentanti delle categorie ippiche, degli ippodromi e dei lavoratori, è pronta a diventare un reale punto di confronto tra Governo e categorie. La riconduzione di funzioni proprie dell’ente alla gestione diretta dell’ente stesso va nel senso della trasparenza e dell’economicità». L’auspicio, conclude Braga, «è che in sede di conversione del decreto-legge fiscale (n. 16 del 2012) il Parlamento e il Governo possano dare segnali nel senso delle considerazioni sopra svolte».
