SANDI ATTACCA: "MANCA
LA PROFESSIONALITA DELLA VENDITA"
25 febbraio 2014"Nel 2006 l’ippica ha incassato quasi 3 miliardi, lo scorso anno poco più di 800 milioni: questo vuol dire che il prodotto scommessa ippica non è stato in grado di reggere all’ impatto della concorrenza delle altre forme di gioco". Lo ha evidenziato, nel corso del convegno "Ippica e Futuro", che si è svolto a Napoli, Giorgio Sandi, presidente di Snai, intervenendo in videoconferenza da Milano. "Purtroppo il modello italiano che funzionava si è sciolto quando si è scelto di dividere il mondo delle scommesse dal mondo delle corse, divisione rivelatasi assolutamente sbagliata. - ha aggiunto Sandi - Bisogna guardare alla Francia dove una commissione voluta dal governo ha lavorato un anno per elaborare un modello con la partecipazione ai massimi livelli di tutte le componenti della filiera ippica. Il quintè plus francese incassa da solo con una corsa più del doppio di quanto incassa tutta l’ippica italiana e questo è un elemento che deve far riflettere. Alla nostra ippica - ha concluso - manca la gestione professionale del prodotto che si deve vendere. In tutto questo Snai è disponibile a fare la sua parte".