SCEICCO? E DIRE CHE

ERA IL PIU' PICCINO

9 dicembre 2013
Un marchio storico in un momento dell'ippica dove, per dirla in poche parole, contano le radici.
Così l'idea, ed il fatto, che il Gran Criterium, già previsto a Torino e girato a Treviso, sia stato vinto da Sceicco, soggetto made in Piemont, allevato dal più anziano passionale di questa terra sempre propositiva, il dottor Borini, titolare della scuderia Louisiana, funge da vessillo di un'inerzia che non molla.
Anche se da queste parti si sta vendendo parecchio (al sud), ma c'è tuttora chi crede (che dire dei 6 Smorgon al Derby?) e soprattutto chi vince.
E Borini, in tutta sincerità, gongola. L'idea di dover correre a Treviso non l'aveva gradita ("sono sincero, non ero mai andato a correre su quella pista, per me è stato un debutto...." spiega) ma di questo Sceicco aveva infinita fede, perchè nell'eliminatoria di Torino aveva fornito ampia testimonianza di maturità, finendo secondo nella scia della scellerata (a Treviso) Shimpony Roc. Non per niente Michela Racca, commentando quell'exploit era stata schietta nel dire: "Se fosse partito più vicino mi avrebbe battuto, perchè veniva su come un missile".
E quel missile che si è impossessato del primo gruppo uno dei puledri, è esploso in modo disinvolto a Treviso. Sceicco è stato costruito con la pazienza di chi sa che ha del buono, da Andrea Guzzinati. Non gli ha proprio preso il collo e gli ha insegnato a correre da grande, da leader, lasciando sempre agli altri l'avventura di aggredire, per colpirli poi di rimessa. Cosicchè il successo del biondo suona sornione, da cavallo maturo ed importante, in grado sì, di centrare una performance, ma soprattutto in grado di dire la sua, di affermarsi da assoluto protagonista.
"E dire - commenta Borini - che era il più piccolo di questa generazione, a casa mia. Il migliore di tutti era Sigillo che si è però fratturato una zampa correndo nei boschi e lo abbiamo dovuto abbattere, con infinita sofferenza. E l'altro, proprio niente male, è Saraceno che debutterà entro la fine dell'anno e che consideriamo tutti, molto buono. Andrea mi piace: perchè ha il senso del tempo, non corre per correre, corre nel rispetto dell'animale. E varrà la pena di attenderlo anche nel Derby, dove sarà al sulky di Radieux: è un puledro che abbiamo allevato noi, qui alla Louisiana, e che ho venduto a Kolginji. Uomo avvisato...."
m.b.

Condividi: