TORNA SUA MAESTA'

LIBECCIO GRIF!

27 novembre 2012
Nel 2011, che ricordi e soprattutto che prestazioni: primo nel Lotteria di Agnano, e poi via per il percorso internazionale, terzo in batteria nel leggendario Elitlopp in 10"9 e quinto nella finalissima, con identico riferimento cronometrico.
E poi il do di petto nella Copenaghen Cup, in 1'10"7. Ed era pronto, prontissimo per il Forus e per difendere la leadership della classifica europea per anziani, quando si ruppe, mettendo in discussione il proprio futuro da agonista.
Che fare con questo Libeccio Grif? Pragmaticamente è passata la tesi dell'"utile a riposo", così Libeccio ha fatto lo stallone per un anno comodo, trovando ampio mercato. Ma vedendolo sempre più dritto, Marco Smorgon e gli amici della Trofal hanno deciso che valeva la pena di ritentare con la pista. Così, dopo tre mesi di ritorno alle armi ed una riqualifica comoda a Torino sul piede di 1'16" e virgole, Libeccio si riaffaccia alla ribalta del combattimento giovedì pomeriggio a Bologna, in una C-D con i nastri, con il numero 13. Pista da mezzo miglio dove si impose il 13 aprile 2011: era il Premio Nasce l'Italia. E l'ideale collettivo di scuderia che qui possa rinascere Libeccio Grif, fermo complessivamente da 17 mesi, quasi un record.
"Il cavallo è pronto per correre - spiega Marco Smorgon - non è ovviamente al top, ma il suo percorso di recupero all'agonismo è stato positivo e ci ha permesso di ripresentarlo. Ragionamenti sul suo domani li potremo fare a corsa avvenuta, e soprattutto il giorno dopo, verificando le sue condizioni, soprattutto le sue gambe. Ho scelto una riproposizione garbata, non aveva senso rientrare in Francia dove l'impegno sarebbe stato molto più pesante. Per cui vien bene Bologna con questo doppio chilometro, nella speranza di ritrovare un grande interprete della pista. Ma non usiamo iperboli nè aggettivi: andiamo a riscoprire Libeccio Grif, con serenità ed umiltà, anche perchè con i cavalli occorre avere pazienza: e saggezza"
Due aggettivi che giriamo, pertinenti, sulle prestazioni ballerine delle due golden "erre" che Smorgon ha in scuderia, Rotary Ok e Remo Gas.
"Sono puledri e sono soprattutto cavalli, non macchine. Sono forti ed inesperti, per riuscire ad ottenere stabilità comportamentale occorre consentire loro di maturare. Remo Gas ha una vittoria che lo ha visto stabilire il record della generazione sul doppio chilometro e poi una rottura. Ha sbagliato su una pista che non conosceva, San Siro, affidato ad un driver (Santino Mollo) che saliva sul suo sulky per la prima volta, occasionalmente, perchè io ero impegnato altrove. Motivo per cui Remo ha tutte le attenuanti del caso, forte e acerbo, come tutti i puledri. Non mi preoccupa. Mi preoccupa invece Rotary OK perchè le tre ultime gare, con me interprete, si sono tramutate in tre squalifiche per rottura. Qui posso dire che sono preoccupato, ma il cavallo è in ottima salute, non ha problemi fisici, ha però un punto di non coesione comportamentale: e qui sto lavorando. Programmi alati per entrambi? Il programma primario è innanzi tutto quello di finire un percorso in modo disciplinato, mettendo in evidenza le proprie qualità. Quando avremo raggiunto questo obiettivo di base, potremo parlare di traguardi prestigiosi. Anche perchè i puledri.....Si diceva ad esempio che Revillon fosse un soggetto difficile, eppure, due corse e due primi. Con i puledri meno si parla e meglio è"
Infine un pensiero su Princess Grif, regina di casa Biasuzzi, sciupona nel Derby al punto tale che Smorgon e Biasuzzi, come dire, qualcosa si sono detti: "Diciamo che ognuno ha espresso la propria idea, ed ora Princess Grif è a riposo, a casa Biasuzzi, ma il rapporto non è si è interrotto. Io personalmente avrei ripresentato la saura nel Mangelli, l'ingegnere ha invece ritenuto di concederle un attimo di tregua. Ora vediamo cosa capita, potrebbe anche tornare, da me".

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