UN'INTERROGAZIONE PER GLI ADDETTI
ALLA VIGILANZA DELLE CORSE
22 febbraio 2012Avere la garanzia di "un livello economico adeguato agli addetti, economia di spesa e crescita professionale per il maggiore utilizzo di coloro che dedicano le loro energie lavorative solo al rapporto con l’Agenzia" che "eviterebbe che pochi fortunati possano aggiungere i compensi dell’Agenzia a posizioni professionali e lavorative già sufficientemente garantite". E’ quanto chiede, con un’interrogazione a risposta scritta ai Ministri dell’economia e delle finanze e delle politiche agricole alimentari e forestali il senatore del Pdl Vincenzo Fasano. Al momento "è disattesa la regolamentazione della posizione degli addetti alla vigilanza delle corse presso l’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico - Assi (ex Unione nazionale incremento razze equine, Unire), - spiega Fasano nell’interrogazione - ancorchè, in sede di audizione alla 9ª Commissione permanente del Senato, in data 9 marzo 2011, il Commissario straordinario dell’Agenzia, professor Claudio Varrone, avesse assunto formale impegno a superare le criticità, tra le quali vi era quella degli addetti alla vigilanza delle corse. - e prosegue - In tale situazione mancano dei criteri guida per la nomina degli addetti alla vigilanza che garantiscano trasparenza e realizzino, per quanto possibile, la fidelizzazione degli addetti verso l’Agenzia".
"La stabilizzazione degli addetti verso l’Agenzia contribuirebbe a dare efficienza alla pubblica amministrazione, a maggior ragione in un settore che si regge su attività sportive e scommesse che devono garantire il pubblico e gli scommettitori relativamente alla più assoluta trasparenza nello sviluppo delle gare presso gli ippodromi, sia per il settore del galoppo che per quello del trotto - conclude Fasano - La stabilizzazione garantirebbe anche un livello economico adeguato agli addetti, economia di spesa e crescita professionale per il maggiore utilizzo di coloro che dedicano le loro energie lavorative solo al rapporto con l’Agenzia ed eviterebbe che pochi fortunati possano aggiungere i compensi dell’Agenzia a posizioni professionali e lavorative già sufficientemente garantite".
"La stabilizzazione degli addetti verso l’Agenzia contribuirebbe a dare efficienza alla pubblica amministrazione, a maggior ragione in un settore che si regge su attività sportive e scommesse che devono garantire il pubblico e gli scommettitori relativamente alla più assoluta trasparenza nello sviluppo delle gare presso gli ippodromi, sia per il settore del galoppo che per quello del trotto - conclude Fasano - La stabilizzazione garantirebbe anche un livello economico adeguato agli addetti, economia di spesa e crescita professionale per il maggiore utilizzo di coloro che dedicano le loro energie lavorative solo al rapporto con l’Agenzia ed eviterebbe che pochi fortunati possano aggiungere i compensi dell’Agenzia a posizioni professionali e lavorative già sufficientemente garantite".