UNIONE PROPRIETARI TROTTO FURENTE
"SIN QUI SOLTANTO PAROLE"
31 gennaio 2012Dopo 26 giorni di sciopero, il settore dell’ippica attende ancora una risposta concreta alla crisi del comparto ma finora ’’sono giunte solo parole’’. ’’Stanno cercando di prenderci per fame ma questa volta non siamo più disposti a cedere. Ci stanno usando ancora una volta, come spesso hanno fatto in passato’’, si legge in una lettera che l’Unione proprietari trotto (UPT) ha inviato al ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania. ’’L’ippica italiana, ormai sfasciata, necessita di certezze, ma dopo 26 giorni di sciopero abbiamo ottenuto dal Governo solo un ordine del giorno con l’ipotesi di un piano di ristrutturazione, di cui nessuno sa nulla. Per non parlare della riforma delle scommesse: anche in questo caso solo parole che si aggiungono al mare di menzogne cheÿabbiamo sopportato per troppo tempo. Nessuno in realtà ha davvero preso in considerazione la sacrosanta pretesa delle categorie che chiedono una riforma vera e condivisa’’.
Il presidente dell’Upt, Francesco Gragnaniello, punta il dito contro ’’i soliti noti che manovrano nelle retrovie: gli ippodromi, principalmente quelli che volevano chiudere per sempre e che ora ci chiedono di tornare a correre non si sa per quale motivo e i signori delle scommesse, che hanno invaso la nostra rete scommesse con le slot e che non hanno mai pagato i debiti togliendo al settore risorse vitali. Sappiamo che si faranno sacrifici, ma vogliamo essere anche noi d’accordo sul modo in cui verranno chiesti’’. L’Upt chiede la ristrutturazione del sistema scommesse, una nuova Assi, un’azione decisa basata su rigore, etica e imprenditorialità, un contributo biennale per sostenere il piano di rilancio. E auspica la convocazione a breve del ministero delle Politiche Agricole ’’per decidere il futuro tutti insieme, per decidere l’ippica che verrà’’.
Il presidente dell’Upt, Francesco Gragnaniello, punta il dito contro ’’i soliti noti che manovrano nelle retrovie: gli ippodromi, principalmente quelli che volevano chiudere per sempre e che ora ci chiedono di tornare a correre non si sa per quale motivo e i signori delle scommesse, che hanno invaso la nostra rete scommesse con le slot e che non hanno mai pagato i debiti togliendo al settore risorse vitali. Sappiamo che si faranno sacrifici, ma vogliamo essere anche noi d’accordo sul modo in cui verranno chiesti’’. L’Upt chiede la ristrutturazione del sistema scommesse, una nuova Assi, un’azione decisa basata su rigore, etica e imprenditorialità, un contributo biennale per sostenere il piano di rilancio. E auspica la convocazione a breve del ministero delle Politiche Agricole ’’per decidere il futuro tutti insieme, per decidere l’ippica che verrà’’.