IL CITTÀ DI TORINO DEI TORINESI

6 agosto 2020
Nei cinquantacinque anni di storia del Gran Premio Città Di Torino poche volte hanno sigillato la corsa i cavalli o i driver torinesi, il primo fu Tripondio nel 1974, un cavallo della scuderia Louisiana allenato e guidato da Oscar Baratti che vinse per dispersione.
In seguito si dovette aspettare sino al 1981, negli anni del dominio dei fratelli Guzzinati, quando Zebù con Giuseppe andò a segno per una Trio tutta locale su Ghenderò ed al terzo posto Dagoberto. Per la cronaca e perchè ci fa piacere ricordarlo, Vittorio lo vinse due volte in sulky con Atmos nel 1979 e Ceox nel 1980, e altre due volte come allenatore affidando Zimmerman nel 1977 ad Anselmo Fontanesi, poichè avevano tre cavalli in corsa e con Alfonso Red nel 1982, con in sulky Giuseppe che così in totale con la vittoria di Esotico Prad nel 1986 è tuttora il driver locale ad aver vinto più volte il Città di Torino.
Nel 1984, vinse Cromyko, gioiello di Simone Varetto allevato e di proprietà di Franco Monticone in società con il signor Giuseppe Astesana, reduce dal secondo posto del Derby.
Il 1989 fu l’anno di Pino Rossi, che se lo aggiudicò con Iduard e fu l’ultimo cavallo del centro di allenamento dell’ippodromo a siglare la corsa, anche se nel 2001 a vincere fu Andrea Di Jesolo, allievo di Mauro Baroncini della torinese scuderia Marzia della signora Giovanna Geraci.

Arriviamo così ai giorni nostri, nelle due corse di domenica, perchè come abbiamo già spiegato quest’anno il Città di Torino si sdoppia, riservando una corsa solo ai maschi e una corsa solo alle femmine.
Al via troviamo dei cavalli della piazza, anche se per tutti le chance sono secondarie e andando ad ascoltare i driver dei cavalli partecipanti, tutti ci hanno risposto alla stessa maniera: “Corriamo perchè siamo in casa, i cavalli stanno bene e meritano il tentativo di misurarli nella prima categoria.”
Per galanteria partiamo dalla corsa delle femmine, dove al numero 3 troviamo Angelina Jolie allieva di Cosimo Cangelosi e di proprietà di Rino Ballone, alla rincorsa di un sogno, così come Amarcord nella corsa dei maschi per Francesco Di Stefano al suo primo Gran Premio da allenatore e guidatore a soli 26 anni. Pessimo numero invece per Andrea Guzzinati, con Amur Ny Run, di proprietà di Vittorio Bosia.
Andrea e Santo Mollo, saranno i due driver a tenere alti gli onori di casa, avendo entrambi delle buone chance in veste di catch, il primo nelle femmine con Allegra Gifont, per il team di Gocciadoro e il secondo alle guide di Arnas Cam, allieva di Erik Bondo, nelle femmine, che nonostante i numeri di avvio di entrambi si giocheranno un ruolo molto importante.
Non possiamo non nominare gli allevamenti piemontesi, che da anni ricoprono un ruolo fondamentale per tutta la filiera ippica italiana e che come sempre accade anche in quest’occasione i cavalli nati nella nostra regione presenti ad un gran premio sono tanti.
Nei maschi troviamo, infatti, Albatros Joy, allevato da Guido Oitana dell’allevamento Janice e Ariel Ferm, dell’allevamento Dream Ferm della famiglia Canavesio, che presenteranno nelle femmine Akela Pal Ferm allevata in società con Antonio Asdrubali. A pochi metri di distanza l’allevamento Le Fontanette, casa nativa di Allegra Gifont. Come ben sappiamo Vigone è terra fertile ed allora ecco l’allevamento di Marco Smorgon che presenterà Attrazione, pupilla della famiglia Brigante. Non potevano mancare all’appello i nati al Bar che hanno vinto il Città Di Torino nel 2011 con Napoleon Bar, della famiglia Stecca, nata a casa Truccone esattamente come la bella grigetta Arnas Cam, e Angelina Jolie.


eb

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