Gli anni recenti

Resta il fascino di una corsa unica per l'ippica torinese

15 gennaio 2008

  • Fotografia suggestiva dell'arrivo del 2007
Uno dei momenti più alti per Vinovo e la sua gente è stato nel 1983. E’ l’anno in cui sono maturi i tempi per la vittoria di un driver di casa, Vinovo assiste fiera alla crescita dei propri uomini d’ippica e scalpita per Ghendero’ che sotto le mani di Pino Rossi piega Ideal du Gazeau. C’è tempo di applaudire qualche svedese, tra i quali The Onion che nel 1985 trionfa anche a Napoli, poi la scena si ripete con altri interpreti: Giuseppe Guzzinati, il driver-trainer torinese per eccellenza, appone la sua firma nel 1987 in sediolo a Esotico Prad; sono gli anni nei quali in Francia spopola il grande Ourasi con i suoi quattro Amerique, il Costa Azzurra e l’Italia del trotto ne sopportano con fastidio l’indifferenza alle proprie piste ma è una scena che di lì a qualche anno si ripeterà con frequenza. Intanto a Vinovo i pezzi da novanta continuano ad arrivare; tra gli altri la campionessa Peace Korps trionfa nel 1991 prima di andare ad imporsi a Napoli, mentre nel 1994 vince Uconn Don che succede a Columnist a segno dodici mesi prima per il bis di Giuseppe Guzzinati.
Sono gli anni di trottatori stranieri qualitativi ma che non possono aspirare alla leggenda, il Costa Azzurra ospita la volata di Houstonn Laukko nel 1995, quando è seconda Ina Scot che nell’anno vince Amerique e Lotteria, fino alle siderali velocità di Crowning Classic e Mauro Baroncini. La coppia vince nel 1996 e abbatte il muro dell’1.13, stabilendo con uno stratosferico 1.12.1 il record della pista che resisterà per molti anni. Dopo il bis di Crowning ecco l’ultimo nome immortale che ad oggi il Costa Azzurra può vantare nel proprio albo d’oro: nel 1998 si presenta e vince Moni Maker, la regina americana del trotto, a segno anche nel 2000. Sulla terra, intanto, è atterrato Varenne, la corsa faro torinese si scopre definitivamente ridimensionata e rinuncia a malincuore ad ospitare il Capitano che a Stupinigi corre e vince due volte, ma nelle età giovanili.
La dinastia Guzzinati si ripete con Andrea, che nel 2001 vince con Uniforz, finalmente un acuto indigeno che si ripeterà prima con Brandy dei Fiori, poi con Frisky Bieffe nel 2007. I nomi stranieri degli ultimi anni suonano meno altisonanti: Prime Prospect, Smashing Victory e Gigant Neo, che nell’edizione 2005 lima il record della pista a 1.12.0, in quella che è un’edizione unica. La dotazione della corsa è appena stata ritoccata per rilanciarne il fascino, ma soprattutto si corre di lunedì; ventiquattro ore prima lo sport italiano si ferma per il lutto legato alla scomparsa di Giovanni Paolo II.

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