PASSIONE COSTA AZZURRA

1 aprile 2021
Tra pochi giorni a Vinovo andrà in pista la 58esima edizione del Gran Premio Costa Azzurra, da sempre il fiore all’occhiello dell’ippodromo torinese, quella corsa che era capace di attirare l’attenzione anche dei non appassionati. Non è una novità che il pubblico nel tempo si è allontanato dalle nostre tribune, ma per il Costa Azzurra c’è stata sempre l’eccezione, era l’appuntamento capace di spostare dalla città migliaia di famiglie per vivere dal vivo la grande corsa.
Collocata da sempre in primavera, dopo l’eccezione dell’anno scorso, quest’anno torna come accaduto spesso, il giorno di Pasqua. Purtroppo per le disposizioni dei vari DPCM il convegno di corse si disputerà a porte chiuse e gli appassionati dovranno accontentarsi di vedere il pomeriggio in televisione, sui canali preposti. 220 di Sky di Unire Tv o in diretta Streaming sulla pagina Facebook dell’ippodromo di Vinovo e sul sito www.ippodromovinovo.it
Un Costa Azzurra che compie 58 anni, ben portati, nel tempo ha visto passare sulla pista tantissimi campioni che hanno fatto la storia dell’Ippica Italiana e non, essendo aperta anche agli stranieri.
Quest’anno sarà la prima tappa del Trot Grand Vitesse, un circuito internazionale, che proseguirà nel Criterium De Vitesse de Basse Normandie ad Argentan per poi proseguire nel Prix de Communautè des Communes del Grand Thièrache du Centre a la Capelle, l’Hugo Memorial a Jagerso in Svezia e il Gran Prix du Departement des Alpes Maritimes a Cagnes Sur Mer il 28 agosto.
La prima edizione risale al 1963, e la vinse Firestar, un allievo di Gioacchino Ossani, al tempo chilometrico di 1.17.4 (ora con un tempo simile non si vincono neanche le corse a reclamare) e la dotazione totale era di 5 milioni di lire, oggi 180.400€.
Non sono tanti i cavalli ed i driver torinesi ad avere inciso il proprio nome nell’Albo d’Oro della prestigiosa corsa. Il primo che scorriamo è Giovanni Ceccato che all’epoca aveva i cavalli a Vinovo, per poi arrivare al dominio dei Guzzinati, una corsa che ha visto trionfare tutta la famiglia, Vittorio, Giuseppe e Andrea. Ovviamente fra i vincitore c’è inciso anche il nome di Pino Rossi, per arrivare sino ai giorni nostri con Marco Smorgon e Santino Mollo, che ci riproverà anche in questa occasione con Arazi Boko.
Quest’anno il tentativo dei piemontesi di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro come allevamento ci proveranno I Bar ed i Grif, Filippo Monti, gentleman proprietario ed allevatore alle guide per la seconda volta in un gran premio con la sua Tyl Etoile, senza dimenticare Gabriele Gelormini che anche se ormai parla meglio il francese che l’italiano per noi è sempre uno di casa.




eb

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