SMORGON: "SMORGHY E BAR DIFFICILE, NON IMPOSSIBILE"

14 aprile 2015
Domenica 19 aprile, ecco un vivacissimo e tutto sommato molto aperto Gran Premio Città di Torino.
Era la corsa che Andrea Guzzinati aveva scelto per Sceicco ma una distorsione ha rinviato ad altra data il ritorno alle gare del soggetto che ha caratterizzato con la propria superiorità l'annata di 3 anni indigeni. Considerando che Sir Robert, relegato dal sorteggio ad una posizione tatticamente molto complessa in seconda fila è stato ritirato da Santino Mollo, l'unico 4 anni torinese in pista sarà pertanto Smorghy e Bar, che Smorgon presenta con il consueto coraggio nonostante il numero 12 di avvio.
"E' una gara complessa - spiega Marco - ma più aperta di quanto non possa sembrare a prima vista. Per Smorghy l'impatto con la prima categoria è legittimo, essendosi già impegnato con alcuni rivali che ha pure sconfitto. Certo il numero non aiuta, ma all'evidenza di una gara difficile si contrappone la certezza di una buona condizione ed è legittimo tentare l'occasione".
Smorgon sta vivendo una fase di ristrutturazione della propria scuderia. Ha sfoltito il parco atleti vendendo numerosi soggetti di punta, da Romanesque, voluto da Christian Martens in Francia per una cifra iperbolica che spiega la stima che i francesi hanno per questo driver-trainer-allevatore-proprietario, a Tesauro a Tramontana. Ha ridotto di 3 unità il personale e nel prossimo futuro sembra intenzionato a puntare sempre più ad una scuderia totalmente propria, ragionamento che ha un motore logico: nel proprio centro di allevamento possiede 15 fattrici di primissimo valore che gli garantiscono sostanza nel progetto allevatoriale e nella prosecuzione della storia, quell'indottrinamento al trotto per i puledri, che si è sempre proposto come il fiore all'occhiello di questo scolpitissimo uomo di cavalli.
Capitolo due, la ripetuta percorribilità delle proposte francesi, fatalmente appaganti, per gloria e denaro. Ed il secondo posto ottenuto sulla pista di Marsiglia nei giorni scorsi dal debuttante Caruso du Corta, puledro subito in cover, 1'18" sui 2400 metri, dà l'idea che Smorgon operi sempre più insistentemente su due fronti congiunti, Italia e Francia. " Caruso è un cavallo di prestigio, e rappresenta il nono trottatore francese da me allevato e portato in pista. Senza fare l'elenco di tutti, dico che i 9 che ho costruito, hanno tutti toccato la pista, e la cessione di Romanesque che al debutto francese aveva vinto ma è stato squalificato dalla giuria, conferma la bontà di questo percorso".
Tutto ciò si traduce in uno Smorgon che ora ...va in pista con Smorghy e Bar, soggetto dalla storia particolare, se non proprio il brutto anatroccolo, quasi. Fu allevato al 50% da Smorgon e da Luigi Truccone, che però non si innamorò del cavallo, al punto che regalò la propria metà a Marco, convinto invece che valesse la pena di credere. Smorghy entrò così nel gruppo di lavoro di Vigone e Smorgon ne cedette il 50% ad Edoardo Loccisano, il suo allievo. Ed ecco che l'avventura raggiunge domenica il top dell'emozione.
Tra i movimenti sussultori di questo periodo, Smorgon registra anche la conclusione del rapporto con la scuderia "4 amici al Bar", di Luigi Truccone e Roberto Bruera, dopo 17 anni di lavoro prezioso e proficuo. "Sono felice per il successo di Oropuro Bar, nel Campo di Mirafiori. Aveva vinto tante volte con me e prosegue la serie, il che significa che il sauro ha ritrovato se stesso, bene".
E ai Truccone ci tiene a mandare un saluto scritto di suo personalissimo pugno: " Quando sono approdato al centro di allenamento di Ajrale ho conosciuto la cordiale famiglia Truccone che mi ha accolto come un figlio e mi ha affidato il primo cavallo, Zaireska Bar, con la quale ho ottenuto subito grandi risultati ed è diventata la prima vincitrice classica del nostro rapporto che con il tempo ci ha regalato grandi soddisfazioni e numerosi successi. Abbiamo passato assieme momenti indimenticabili festeggiando tante vittorie in Italia ed all'estero, classiche e non, dei loro effettivi. Al termine di questo percorso durato per così tanto tempo mi sento solo di ricordare i momenti felici trascorsi assieme e le belle feste organizzate alla cascina Barutella assieme a Vittorio, Anna, Luigi e poi Daniela. Come in ogni rapporto quando subentra un nuovo partner è necessario rivedere le proprie posizioni. In bocca al lupo e proprio senza rancore ai “4 amici al Bar".
mb

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