EDOARDO “DODO” LOCCISANO
29 maggio 2020Edoardo Loccisano è uno dei più promettenti giovani driver torinesi. Nato e cresciuto ippicamente sotto l’ala di Marco Smorgon, ha da sempre avuto le idee chiare sul suo futuro. Non è il figlio di Smorgon, ma è come se lo fosse. Sicuramente suo maestro, grazie anche alla forte amicizia che da sempre lega Marco con la famiglia Loccisano. Una media di vittorie che mantiene costante di circa 30 l’anno, con l’apice ottenuto in un convegno di Albenga nel giugno del 2017, dove si imponeva con bel poker di successi.
“Mi ritengo un ragazzo umile” racconta Dodo, perchè anche se per tutti da quando ha preso la licenza è Edoardo, per noi che lo conosciamo da quando è nato, è sempre Dodo, come la mamma vorrebbe che fosse per tutti. “Sono cresciuto nelle scuderie di Smorgon, in mezzo ai suoi cavalli e quelli della mia famiglia, tra i quali il più importante è stato senza alcun dubbio, Zinzan Brooke Tur, che avevamo in società con Marco. Con lui ho assaporato da subito l’aria dei gran premi, quella buona. Mia madre voleva che dopo la terza media studiassi, ma dopo pochi mesi di liceo informatico, i professori le hanno detto che sarebbe stato meglio far altro. D'altronde quando uno è a scuola ma con la testa da altra parte, non si può pretendere. Da ragazzino giravo molto con Gabriele Gelormini, con il quale siamo praticamente coetanei, lui 91 io 90, e i primi cavalli da prova li ho fatti con lui e suo padre. Ovviamente il mio grande maestro, è stato ed è Marco, una persona molto importante nella mia vita, uno di famiglia. Con lui se uno ha voglia c’è solo da imparare, dalla A alla Z. Ho la licenza da pochi anni, esattamente dal 2014 come aspirante allievo, ma ho avuto la fortuna di potermi già togliere grandi soddisfazioni, come la vittoria a ottobre del 2017 a Enghien nel quintè, con Reine Du Zack, sicuramente una cavalla importante per tutti noi della scuderia, essendo l’unica figlia di Giulia Grif. Sempre con lei sono arrivato secondo nel Locatelli e terzo nel Ponte Vecchio. Tra le mie esperienze più importanti, la vittoria al mio debutto francese a Parigi con Uriel in un gruppo 3, l’avere avuto la fiducia di un proprietario come Antonio Somma, e di tanti altri, di affidarmi i suoi campioni, tra i quali Tony Giò nel Nazioni dove arrivammo terzi, praticamente tutti su di una linea, e Vivid Wise As nel Città Di Torino, dove portammo a casa un ottimo secondo posto. Nel gran premio Città di Torino, ovviamente a me caro perchè sulla mia pista, ho guidato anche Unique Dream Bar, la cavalla del dott. Guida, in sostituzione di Santo Mollo, che era appiedato, giungendo al terzo posto. “
Quali sono stati i cavalli che nella tua vita, sino ad ora hanno lasciato il segno?
“Beh sicuramente Smorgy E Bar e Mirror Grif, cavalli che mi hanno permesso di crescere di mettermi in evidenza. Con Smorgy sono anche arrivato secondo nel Barbetta. Diciamo che in questi tre anni, da quando ho potuto iniziare a guidare nei gran premi, mi sono tolto tante belle soddisfazioni, non è facile riuscire ad acquistare la fiducia di Marco in primis, dei proprietari ed anche di alcuni tra i più bravi driver italiani, che quando hanno bisogno mi chiamano per guidare qualche loro allievo. Per me è un grande orgoglio, vuol dire che la mia passione ed il mio impegno, stanno dando buoni frutti. “
Trent’anni tra pochi mesi, papà di una splendida bimba di poco più di 1 anno, avuta dalla compagna Chiara, ama passare il tempo libero facendo shopping, essendo appassionato di moda, e con gli amici Alessandro Cisotto e Alberto Demuru. Non disdegna le grigliate in particolare di pesce, ed ha un forte attaccamento a tutta la famiglia, con la quale ha un grande rapporto anche di amicizia. Un futuro che sembra possa essere importante, ovviamente bisognerà vedere l’andamento dell’ippica, ma le basi sicuramente ci sono.
eb
“Mi ritengo un ragazzo umile” racconta Dodo, perchè anche se per tutti da quando ha preso la licenza è Edoardo, per noi che lo conosciamo da quando è nato, è sempre Dodo, come la mamma vorrebbe che fosse per tutti. “Sono cresciuto nelle scuderie di Smorgon, in mezzo ai suoi cavalli e quelli della mia famiglia, tra i quali il più importante è stato senza alcun dubbio, Zinzan Brooke Tur, che avevamo in società con Marco. Con lui ho assaporato da subito l’aria dei gran premi, quella buona. Mia madre voleva che dopo la terza media studiassi, ma dopo pochi mesi di liceo informatico, i professori le hanno detto che sarebbe stato meglio far altro. D'altronde quando uno è a scuola ma con la testa da altra parte, non si può pretendere. Da ragazzino giravo molto con Gabriele Gelormini, con il quale siamo praticamente coetanei, lui 91 io 90, e i primi cavalli da prova li ho fatti con lui e suo padre. Ovviamente il mio grande maestro, è stato ed è Marco, una persona molto importante nella mia vita, uno di famiglia. Con lui se uno ha voglia c’è solo da imparare, dalla A alla Z. Ho la licenza da pochi anni, esattamente dal 2014 come aspirante allievo, ma ho avuto la fortuna di potermi già togliere grandi soddisfazioni, come la vittoria a ottobre del 2017 a Enghien nel quintè, con Reine Du Zack, sicuramente una cavalla importante per tutti noi della scuderia, essendo l’unica figlia di Giulia Grif. Sempre con lei sono arrivato secondo nel Locatelli e terzo nel Ponte Vecchio. Tra le mie esperienze più importanti, la vittoria al mio debutto francese a Parigi con Uriel in un gruppo 3, l’avere avuto la fiducia di un proprietario come Antonio Somma, e di tanti altri, di affidarmi i suoi campioni, tra i quali Tony Giò nel Nazioni dove arrivammo terzi, praticamente tutti su di una linea, e Vivid Wise As nel Città Di Torino, dove portammo a casa un ottimo secondo posto. Nel gran premio Città di Torino, ovviamente a me caro perchè sulla mia pista, ho guidato anche Unique Dream Bar, la cavalla del dott. Guida, in sostituzione di Santo Mollo, che era appiedato, giungendo al terzo posto. “
Quali sono stati i cavalli che nella tua vita, sino ad ora hanno lasciato il segno?
“Beh sicuramente Smorgy E Bar e Mirror Grif, cavalli che mi hanno permesso di crescere di mettermi in evidenza. Con Smorgy sono anche arrivato secondo nel Barbetta. Diciamo che in questi tre anni, da quando ho potuto iniziare a guidare nei gran premi, mi sono tolto tante belle soddisfazioni, non è facile riuscire ad acquistare la fiducia di Marco in primis, dei proprietari ed anche di alcuni tra i più bravi driver italiani, che quando hanno bisogno mi chiamano per guidare qualche loro allievo. Per me è un grande orgoglio, vuol dire che la mia passione ed il mio impegno, stanno dando buoni frutti. “
Trent’anni tra pochi mesi, papà di una splendida bimba di poco più di 1 anno, avuta dalla compagna Chiara, ama passare il tempo libero facendo shopping, essendo appassionato di moda, e con gli amici Alessandro Cisotto e Alberto Demuru. Non disdegna le grigliate in particolare di pesce, ed ha un forte attaccamento a tutta la famiglia, con la quale ha un grande rapporto anche di amicizia. Un futuro che sembra possa essere importante, ovviamente bisognerà vedere l’andamento dell’ippica, ma le basi sicuramente ci sono.
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