FABIO SETTIMIO MOLLO
18 maggio 2020È il fratello minore della famiglia, il settimo di sette tra fratelli e sorelle, da questo il nome Settimio.
Avrete capito che stiamo parlando di Fabio Settimio Mollo. Come tutta la famiglia, anche lui è una persona molto riservata, sempre un po’ in disparte, forse un po’ troppo all’ombra del più famoso fratello. Fabio è veramente molto bravo, sia al sulky quanto alla sella, come ha dimostrato più volte quando ne ha avuto modo.
Arrivato dalla Calabria a Vinovo all’età di 14 anni, inizia anche lui come tutta la famiglia ad imparare e a lavorare da Renato Ciano, sino all’approdo nella scuderia di Marino Lovera per poi proseguire da Walter Lagorio.
Presa la licenza nel 97, in breve arriva la prima vittoria sulla pista Ligure di Albenga, con Untidy. Nel tempo i Mollo, si staccano da Lagorio per mettersi per conto proprio e dopo qualche anno Fabio inizia a gestire la scuderia della famiglia Marca, la Black&White a Carmagnola, con la quale ebbe molte soddisfazioni, riuscendo con poco materiale a portare in pista praticamente tutti i cavalli, ma non solo, perchè un anno portò i colori bianchi e neri ad arrivare sesti nella classifica nazionale delle scuderie, davanti a grandi team. In quel periodo a Carmagnola c’era Henny Grift, con i cavalli di Gianluca Risso, titolare del centro, che piacendogli lo stile di guida pacato di Fabio, lo dava spesso partente con molti loro cavalli.
“Di cavali importanti miei di scuderia non ne ho avuti molti, avendo per non molto tempo avuto scuderia per conto mio, ma molti certamente hanno lasciato il segno, partendo da Fiocco Di Neve, uno dei primi cavalli da artiere quando ero con Lovera, con il quale nacque da subito un feeling particolare, sembrava quasi un cagnolino per come si comportava. ”
Inizia così Fabio il suo racconto.
“Un altro certamente importante è stato Dubbio Di Mar, un cavallo che sapeva leggere e scrivere, con il quale ho vinto parecchie corse, anche a Cagnes Sur Mer. Tra l’altro sono stato uno dei primi driver italiani a vincere a Parigi, nel 2005 con Dance Speed, nella corsa che precedeva l’Amerique. Sicuramente la mia più grande soddisfazione, anche perchè inaspettata, insieme forse al fatto che la prima volta che ho disputato un gran premio l’ho anche vinto, con Daurade nel Continentale Filly, a Bologna, che ho in seguito rivinto con Fleche. Non posso dimenticare le due tris vinte a distanza di 24 ore nell’ ottobre del 2003, la prima ad Agnano con Brownie e il giorno dopo a Padova con Come On Boy. All’epoca con i cavalli si girava molto in particolare per le Tris, anche perchè i premi ti permettevano simili trasferte, cosa che oggi sarebbe improponibile. Una corsa molto sentita per noi di Vinovo, è il Noviziato Pedrazzani che mi sono portato a casa con Onlyne Speed Mec, tra l’altro la figlia di Dance Speed. Per non parlare del secondo posto nel Marangoni dietro a Obama Gar, con Ok America, che ho successivamente guidato qualificandola alle batterie del Derby. Queste sono state le vittorie più significative, ma non posso non citare le vittorie con Lana Del Rio tra le quali il terzo posto nel Città Di Cesena, o Pace Del Rio a Milano, dove alla prima partenza, aveva fatto un bel rodeo spaccando il sottocoda. Un’altra vittoria che ricordo con soddisfazione è stata con un allievo di Bondo, nel periodo che ogni tanto gli guidavo qualche cavallo, tra i quali Mo Veng Io , quando vinsi una bella corsa a Torino in duello con Pippo Gubellini. Fra i cavalli che mi hanno dato tanto ci sono Dinamite Rosso, Gaucho Stars, Gronda, Fiord, della scuderia Filia di Bruno Lea, che nel tempo della collaborazione presero la medaglia d’oro dell’Anact come allevatori. Golditacco Ja, Il Sogno Kyu di Fabio Menegatti, che ebbi spesso occasione di guidare con il quale presi un bel secondo nell’Elwood Medium. Insomma, anche se tutto non mi ricordo, ho avuto dei bei periodi.“
Se Santino è uno dei più bravi driver alla sella, Fabio non è certamente da meno.
“Una passione che ho sempre avuto, pensare che ho imparato da solo, iniziando a montare a pelo i cavalli dopo lavorato. Poi pian piano è arrivata la pratica. Ammetto che mi diverto molto, trovo che sia una bellissima disciplina che mi riesce anche bene, trovando un bellissimo contatto con il cavallo.”
Le più belle vittorie al Montè?
“Sicuramente il Trofeo Traders in casa con The Best Dream, e la vittoria a Montecatini per dispersione con Terribile Gso.”
Abbiamo parlato di soddisfazioni, ma le delusioni.
“Se la più grande soddisfazione l’ho avuta a Parigi, così anche la più grande delusione, con Fleche dove per un breve trapasso allo stacco della macchina mi squalificarono subito, oltretutto non avevo sentito ed ero andato bene al comando, dove credo ci sarei rimasto sino alla fine. “
Una persona semplice, un grande sportivo che nel tempo libero, si macina km in bicicletta e che ama dilettarsi nella cucina, ma assolutamente salutista. Una piccola curiosità guardando le sue statistiche; vince 435 corse con 425 secondi posti… per la serie basta veramente poco per far la differenza e cambiare le cose.
Se ti chiedo a cosa ambisci cosa mi rispondi?
“In futuro mi piacerebbe riavere di nuovo una scuderia per conto mio, con qualche proprietario e non tanti cavalli, ma mi rendo conto che non è il momento. Però se devo guardare avanti credo sia giusto avere sogni ed ambizioni, diversamente è triste proseguire, in fin dei conti mica può sempre piovere.”
E allora per Fabio e per tutti noi, speriamo che questo sole possa uscire al più presto.
eb
Avrete capito che stiamo parlando di Fabio Settimio Mollo. Come tutta la famiglia, anche lui è una persona molto riservata, sempre un po’ in disparte, forse un po’ troppo all’ombra del più famoso fratello. Fabio è veramente molto bravo, sia al sulky quanto alla sella, come ha dimostrato più volte quando ne ha avuto modo.
Arrivato dalla Calabria a Vinovo all’età di 14 anni, inizia anche lui come tutta la famiglia ad imparare e a lavorare da Renato Ciano, sino all’approdo nella scuderia di Marino Lovera per poi proseguire da Walter Lagorio.
Presa la licenza nel 97, in breve arriva la prima vittoria sulla pista Ligure di Albenga, con Untidy. Nel tempo i Mollo, si staccano da Lagorio per mettersi per conto proprio e dopo qualche anno Fabio inizia a gestire la scuderia della famiglia Marca, la Black&White a Carmagnola, con la quale ebbe molte soddisfazioni, riuscendo con poco materiale a portare in pista praticamente tutti i cavalli, ma non solo, perchè un anno portò i colori bianchi e neri ad arrivare sesti nella classifica nazionale delle scuderie, davanti a grandi team. In quel periodo a Carmagnola c’era Henny Grift, con i cavalli di Gianluca Risso, titolare del centro, che piacendogli lo stile di guida pacato di Fabio, lo dava spesso partente con molti loro cavalli.
“Di cavali importanti miei di scuderia non ne ho avuti molti, avendo per non molto tempo avuto scuderia per conto mio, ma molti certamente hanno lasciato il segno, partendo da Fiocco Di Neve, uno dei primi cavalli da artiere quando ero con Lovera, con il quale nacque da subito un feeling particolare, sembrava quasi un cagnolino per come si comportava. ”
Inizia così Fabio il suo racconto.
“Un altro certamente importante è stato Dubbio Di Mar, un cavallo che sapeva leggere e scrivere, con il quale ho vinto parecchie corse, anche a Cagnes Sur Mer. Tra l’altro sono stato uno dei primi driver italiani a vincere a Parigi, nel 2005 con Dance Speed, nella corsa che precedeva l’Amerique. Sicuramente la mia più grande soddisfazione, anche perchè inaspettata, insieme forse al fatto che la prima volta che ho disputato un gran premio l’ho anche vinto, con Daurade nel Continentale Filly, a Bologna, che ho in seguito rivinto con Fleche. Non posso dimenticare le due tris vinte a distanza di 24 ore nell’ ottobre del 2003, la prima ad Agnano con Brownie e il giorno dopo a Padova con Come On Boy. All’epoca con i cavalli si girava molto in particolare per le Tris, anche perchè i premi ti permettevano simili trasferte, cosa che oggi sarebbe improponibile. Una corsa molto sentita per noi di Vinovo, è il Noviziato Pedrazzani che mi sono portato a casa con Onlyne Speed Mec, tra l’altro la figlia di Dance Speed. Per non parlare del secondo posto nel Marangoni dietro a Obama Gar, con Ok America, che ho successivamente guidato qualificandola alle batterie del Derby. Queste sono state le vittorie più significative, ma non posso non citare le vittorie con Lana Del Rio tra le quali il terzo posto nel Città Di Cesena, o Pace Del Rio a Milano, dove alla prima partenza, aveva fatto un bel rodeo spaccando il sottocoda. Un’altra vittoria che ricordo con soddisfazione è stata con un allievo di Bondo, nel periodo che ogni tanto gli guidavo qualche cavallo, tra i quali Mo Veng Io , quando vinsi una bella corsa a Torino in duello con Pippo Gubellini. Fra i cavalli che mi hanno dato tanto ci sono Dinamite Rosso, Gaucho Stars, Gronda, Fiord, della scuderia Filia di Bruno Lea, che nel tempo della collaborazione presero la medaglia d’oro dell’Anact come allevatori. Golditacco Ja, Il Sogno Kyu di Fabio Menegatti, che ebbi spesso occasione di guidare con il quale presi un bel secondo nell’Elwood Medium. Insomma, anche se tutto non mi ricordo, ho avuto dei bei periodi.“
Se Santino è uno dei più bravi driver alla sella, Fabio non è certamente da meno.
“Una passione che ho sempre avuto, pensare che ho imparato da solo, iniziando a montare a pelo i cavalli dopo lavorato. Poi pian piano è arrivata la pratica. Ammetto che mi diverto molto, trovo che sia una bellissima disciplina che mi riesce anche bene, trovando un bellissimo contatto con il cavallo.”
Le più belle vittorie al Montè?
“Sicuramente il Trofeo Traders in casa con The Best Dream, e la vittoria a Montecatini per dispersione con Terribile Gso.”
Abbiamo parlato di soddisfazioni, ma le delusioni.
“Se la più grande soddisfazione l’ho avuta a Parigi, così anche la più grande delusione, con Fleche dove per un breve trapasso allo stacco della macchina mi squalificarono subito, oltretutto non avevo sentito ed ero andato bene al comando, dove credo ci sarei rimasto sino alla fine. “
Una persona semplice, un grande sportivo che nel tempo libero, si macina km in bicicletta e che ama dilettarsi nella cucina, ma assolutamente salutista. Una piccola curiosità guardando le sue statistiche; vince 435 corse con 425 secondi posti… per la serie basta veramente poco per far la differenza e cambiare le cose.
Se ti chiedo a cosa ambisci cosa mi rispondi?
“In futuro mi piacerebbe riavere di nuovo una scuderia per conto mio, con qualche proprietario e non tanti cavalli, ma mi rendo conto che non è il momento. Però se devo guardare avanti credo sia giusto avere sogni ed ambizioni, diversamente è triste proseguire, in fin dei conti mica può sempre piovere.”
E allora per Fabio e per tutti noi, speriamo che questo sole possa uscire al più presto.
eb