FINESTRA DIFENDE

LE CORSE ESTERE

19 marzo 2014
“Se l’acquisto delle corse estere, alla fine dello scorso anno, fosse stato considerato un investimento e non una spesa da tagliare, oggi forse parleremmo di altro”. Francesco Ginestra, presidente di Agisco, commenta così ad Agipronews il calo di febbraio delle scommesse sull’ippica. Nell’ultimo mese il totale della raccolta è stato è stato di 50 milioni, 9 in meno rispetto allo scorso anno, quando però in calendario c’erano anche più scommesse sulle corse in ippodromi stranieri: 580 corse all’estero nel febbraio 2013, su cui sono stati raccolti 17,3 milioni di euro, solo 284 il mese scorso (-51%), per una raccolta di 8,4 milioni.
“Il mercato delle scommesse ippiche è stato massacrato e reso ancora più precario – dice ancora Ginestra – per tornare in positivo servirebbe un miracolo, lavorando in maniera organica, con una visione di lungo periodo e prestando attenzione alle richieste degli interlocutori di settore. Serve riportare lo spettacolo negli ippodromi, pensare a un contributo fisso per l’ippica e allo stesso tempo serve ripensare anche le scommesse: ormai la gente è disabituata a questo prodotto, che può tornare competitivo solo alzando il pay out ai livelli degli altri giochi”. Tutte riforme che non possono però essere portate avanti “da funzionari che magari non hanno mai visto un punto scommesse o non sono mai stati in un ippodromo”.

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