FORSE UN NUOVO GENTLEMAN IN CASA FERRARI
7 giugno 2016
Come abbiamo già ricordato, tutto il convegno di domenica scorsa è stato intitolato ai cavalli della scuderia Immobiliare La Moretta, di Silvio Ferrari, scomparso prematuramente quattro anni fa. In premiazione c’erano la mamma la signora Enrica, una donna dal carattere fortissimo, ed uno dei figli: Luigi.
Ovviamente l’emozione era tanta, ma nello stesso tempo anche la felicità per una giornata dedicata ad una persona che è sempre stata benvoluta da tutti, per il suo carattere mite mai arrabbiato, che si faceva scivolare da addosso le arrabbiature per le corse, al contrario di tanti suoi colleghi.
Per lui le cose importanti erano altre, lui era un vero gentleman in tutti i sensi, correva per divertirsi mai scorretto, ed anche se ogni tanto qualcuno lo era con lui, come ci ha raccontato in premiazione dell’ultima corsa Luigi Colombino, reo di averlo danneggiato palesemente per non perdere una corsa, la sua risposta alle scuse di Luigi è stata “ma non ti preoccupare, andiamo a prenderci un caffè”.
Questo in breve era Silvio Ferrari. Č stato bello anche sentire i racconti della signora Enrica, che raccontava che nel periodo di ferie dell’azienda, per andare dietro a Silvio nelle varie corse di tutta Italia, da Albenga a Pescara, facevano anche 5000 km la settimana, alla faccia delle ferie, il tutto raccontato con il sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi. La notizia che ci ha riempito di gioia è stata l’annuncio di suo fratello Luigi che dichiarava di pensare di calcare le orme del fratello magari prendendo anche lui la licenza. Idea presa subito in carico da Marco Smorgon, che si dichiarava felice di potergli insegnare, come aveva già fatto ai tempi con suo fratello. E allora stiamo a vedere cosa accadrà, ma se tra qualche tempo troverete scritto L. Ferrari, non stupitevi sapete già chi è.
Ovviamente l’emozione era tanta, ma nello stesso tempo anche la felicità per una giornata dedicata ad una persona che è sempre stata benvoluta da tutti, per il suo carattere mite mai arrabbiato, che si faceva scivolare da addosso le arrabbiature per le corse, al contrario di tanti suoi colleghi.
Per lui le cose importanti erano altre, lui era un vero gentleman in tutti i sensi, correva per divertirsi mai scorretto, ed anche se ogni tanto qualcuno lo era con lui, come ci ha raccontato in premiazione dell’ultima corsa Luigi Colombino, reo di averlo danneggiato palesemente per non perdere una corsa, la sua risposta alle scuse di Luigi è stata “ma non ti preoccupare, andiamo a prenderci un caffè”.
Questo in breve era Silvio Ferrari. Č stato bello anche sentire i racconti della signora Enrica, che raccontava che nel periodo di ferie dell’azienda, per andare dietro a Silvio nelle varie corse di tutta Italia, da Albenga a Pescara, facevano anche 5000 km la settimana, alla faccia delle ferie, il tutto raccontato con il sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi. La notizia che ci ha riempito di gioia è stata l’annuncio di suo fratello Luigi che dichiarava di pensare di calcare le orme del fratello magari prendendo anche lui la licenza. Idea presa subito in carico da Marco Smorgon, che si dichiarava felice di potergli insegnare, come aveva già fatto ai tempi con suo fratello. E allora stiamo a vedere cosa accadrà, ma se tra qualche tempo troverete scritto L. Ferrari, non stupitevi sapete già chi è.
