Il CAVALLO DEI RE… IL RE DEI CAVALLI

Il PURA RAZZA SPAGNOLA

28 ottobre 2022
Andiamo a conoscere i cavalli Spagnoli, presenti grazie al grande esperto e maestro Emilio De Martino, dell’Art Of Riding Academy. Saranno presenti martedì 1° novembre all’Ippodromo di Vinovo, due magnifici esemplari grigi che sicuramente desteranno le attenzioni di tutto il pubblico.
Il cavallo andaluso, o pura razza spagnola, è una delle razze equine più conosciute al mondo, principalmente per le sue caratteristiche: intelligenza, maestosità e bellezza. Il Cavallo di Pura Razza Spagnola è un cavallo di tipo meso-dolicomorfo, dal portamento nobile e molto elegante. Proviene dalla penisola iberica, e più in particolare dall'Andalusia da cui prende il nome. È utilizzato nelle corride, dove presenta tutto il suo coraggio e nell'Alta Scuola. Si tratta di un cavallo agile, nonostante il passo spagnolo. Gli spagnoli considerano di grande pregio la coda che sfiora il terreno e la criniera molto lunga, per questo se ne ha grande cura. Tutte le sere i crini vengono spazzolati e, per evitare che quelli della criniera si arruffino, vengono intrecciati in una treccia morbida e lenta.
Le origini dell'Andaluso sono controverse. La prima notizia riguardante l'importazione di cavalli in Spagna risale al 250 a.c., quando Asdrubale, durante la conquista della penisola iberica, portò da Cartagine 2.000 cavalli della Numidia. Giulio Cesare nel De bello gallico cita un equus ibericus incontrato dalle sue legioni in terra di Spagna. Probabilmente questi animali erano giunti dall'Africa attraverso l'istmo che prima dell'ultima glaciazione chiudeva l'attuale stretto di Gibilterra. L'ultima teoria, e forse la più realistica, sostiene che l'Andaluso derivi da cavalli Berberi e Arabi portati in Spagna dai Mori durante le invasioni e incrociati con razze locali (Sorraia, Garrano, Galaicoasturiano, Pottok). I musulmani rimasero nella penisola dal 711 fino al 1492, otto secoli in cui andò definendosi l'attuale razza SPAGNOLA, incrociando Berberi, Teutonici (cavalli di tipo germanico) e le già citate razze locali. Da semplice mezzo di trasporto il cavallo spagnolo divenne un ottimo soggetto per la cavalleria e per l'Alta Scuola, molto diffusa in tutte le corti d'Europa. Durante il Medioevo le dinastie reali spagnole ne favorirono l'allevamento, consapevoli del l'importanza militare e del prestigio che la razza stava conquistando. A perfezionare ulteriormente il cavallo pura razza spagnola si dedicarono dal 1476 i frati de la Cartuja di Jerez, attraverso criteri rigorosi di allevamento e protezione della purezza. L’incredibile lavoro certosino contribuì a creare la razza che viene oggi riconosciuta in tutto il mondo. Il cavallo da protagonista del mondo contadino spagnolo è ora utilizzato soprattutto per svago e per sport. Rimane in Andalusia un simbolo di prestigio, visti i costi degli esemplari, il lungo addestramento ed il loro mantenimento. A Jerez de la Frontera si trova il luogo dove vedere i migliori cavalli spagnoli di tutto il mondo: la Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre. Questa fondazione è conosciuta a livello mondiale ed è meta di migliaia di turisti all’anno, in particolare per il suo spettacolo Como Bailan los caballos Andaluces (come ballano i cavalli andalusi): un’ora e mezza di spettacolo a base di dressage, flamenco e costumi tipi andalusi, con unici protagonisti gli splendidi esemplari purosangue. Il mantello più comune è il grigio, ma compaiono anche il baio, il morello e il roano. La testa è bella ed elegante, molto espressiva, di medie dimensioni, con il profilo rettilineo, occhi grandi ed espressivi, narici ampie, elastiche e dilatate. Il collo è ben proporzionato, possente e arcuato, perfettamente attaccato alla testa e al tronco. La spalla è di buona lunghezza e inclinazione, muscolosa, sciolta e molto libera nel movimento. Il garrese è prominente e la groppa possente e arrotondata; la coda è attaccata bassa. Il petto è aperto, il torace ampio e profondo, con costole ben arcuate, e l'addome tende a essere arrotondato. Gli arti sono di media lunghezza, lisci e forti: gli avambracci sono muscolosi e potenti e gli stinchi corti e verticali; i garretti sono robusti con grande mobilità delle articolazioni; i pastorali sono lunghi e i tendini asciutti e ben staccati. Gli zoccoli sono piuttosto piccoli, alti nei talloni, solidi, con unghia abbastanza dura e consistente. La pelle è fine ed elastica. I crini sono fini e setosi; coda e criniera, molto caratteristiche, sono folte, spesso ondulate e lasciate lunghe. Cavallo veloce, molto forte e resistente, ha un'azione che ostenta fierezza e dinamismo, andature rilevate e spettacolari. Grande interprete dell'Alta Scuola, cioè di quel tipo di equitazione in cui vengono esaltati i movimenti del cavallo e l’armonia con il suo Cavaliere.

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