LE PAROLE DI MATTEINI NEL DOPO CORSA
5 settembre 2016Urlo Dei Venti è il vincitore di questa strana edizione del Marangoni, dove gli errori hanno caratterizzato non poco lo svolgimento della corsa.
Vince con stupore di tutti, anche del suo preparatore, dopo una discreta prestazione francese. Un cavallo che dopo la vittoria nell’Allevatori del dicembre scorso, sembrava far fatica a riconfermarsi, invece….
“Urlo è un cavallo che forse è stato impiegato un po’ male dopo l’Allevatori, abbiamo come si dice rincorso la patata bollente.” Le parole di Manuele Matteini in premiazione. “All’epoca sembrava un cavallo di spunto, un soggetto opportunista, invece ora è in grado come ha dimostrato di sapere costruire una corsa. Aveva sgambato benissimo ed avevo tanta fiducia, ma non è stato facile risalire con questi cavalli, però quando l’ho ingambato negli ultimi 400 metri ha parlato un’altra lingua. Aveva corso bene già in Francia nonostante non avesse corse nelle gambe, arrivò ottavo, con una partenza infelice, ma fece 10 l’ultimo chilometro, ci aveva dato buon sentore e con il proprietario decidemmo di corre qui a Torino, con qualsiasi numero. Non pensavo di poter vincere con questo numero, ma che il cavallo corresse alla grande, sì. È stato bravissimo perchè sull’ultima curva ha dato un paio di botte nel sulky, in quel momento mi si è ghiacciato il sangue, perchè pensavo saltasse via, invece è rimasto di trotto è mi ha fatto vincere il Marangoni.”
Dopo questa prestazione il portacolori della scuderia Barbalbero di Stefano Simonelli, potrà affrontare le batterie del Derby, con un altro spirito, su di una pista che mesi fa si era dimostrata “amica”.
eb
Vince con stupore di tutti, anche del suo preparatore, dopo una discreta prestazione francese. Un cavallo che dopo la vittoria nell’Allevatori del dicembre scorso, sembrava far fatica a riconfermarsi, invece….
“Urlo è un cavallo che forse è stato impiegato un po’ male dopo l’Allevatori, abbiamo come si dice rincorso la patata bollente.” Le parole di Manuele Matteini in premiazione. “All’epoca sembrava un cavallo di spunto, un soggetto opportunista, invece ora è in grado come ha dimostrato di sapere costruire una corsa. Aveva sgambato benissimo ed avevo tanta fiducia, ma non è stato facile risalire con questi cavalli, però quando l’ho ingambato negli ultimi 400 metri ha parlato un’altra lingua. Aveva corso bene già in Francia nonostante non avesse corse nelle gambe, arrivò ottavo, con una partenza infelice, ma fece 10 l’ultimo chilometro, ci aveva dato buon sentore e con il proprietario decidemmo di corre qui a Torino, con qualsiasi numero. Non pensavo di poter vincere con questo numero, ma che il cavallo corresse alla grande, sì. È stato bravissimo perchè sull’ultima curva ha dato un paio di botte nel sulky, in quel momento mi si è ghiacciato il sangue, perchè pensavo saltasse via, invece è rimasto di trotto è mi ha fatto vincere il Marangoni.”
Dopo questa prestazione il portacolori della scuderia Barbalbero di Stefano Simonelli, potrà affrontare le batterie del Derby, con un altro spirito, su di una pista che mesi fa si era dimostrata “amica”.
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