NUMERI DA GRAN PREMIO

24 aprile 2017
Generalmente quando si inizia a scrivere un articolo si parte dal principio del soggetto in questione, ovvero in questo caso la giornata di corse di ieri all’ippodromo di Vinovo. In quest’occasione però è doveroso partire dal fondo. L’ultima corsa del programma era una categoria D, per gli inesperti spieghiamo che per le categorie si va in ordine alfabetico, dove la A super è il top e la più bassa la G. Ebbene in questo gran premio travestito da D , ha vinto Pride Wise As guidato con estrema sicurezza da Davide Nuti ed in cabina di regia Holger Ehlert. Tra i cavalli favoriti, Timoz e Tamboss in rapporto di allenamento con il primo in errore all’uscita della prima curva, e Tamboss che una volta assunto il comando lasciava a faccia all’aria Pride Wise As. Parziali da capogiro che Cosimo Cangelosi in sulky a Tamboss cercava di far pesare all’avversario 28.0 - 29.8 - 28.4 - 28.8 nonostante ciò il pupillo della scuderia Vittoria, se ne andava facile in retta, lasciando alle sue spalle un ottimo Romero che lo aveva pedinato tutta strada e al terzo posto un ottimo Tamboss. 1.11.9 il ragguaglio cronometrico. Ma Davide Nuti in realtà si era già caricato nella corsa precedente, il centrale della giornata riservato a cavalli di quattro anni di buone speranze. Match tra Uganeo Jet e Umaga Jet, gl’altri del gruppo solo spettatori interessati . Nonostante fosse il favorito Uganeo spendeva parecchio per andare al comando, con Uranogal con il numero 1 di steccato che insisteva per stare in testa. Passato Uganeo , ma solo dopo aver speso parecchio, Uranogal andava di galoppo per essere squalificato. Arrivava dalle retrovie dopo una cauta partenza Umaga Jet. Duello sino in retta quando il portacolori del signor Luciano Cirelli, si isolava per proprio conto lasciando al secondo posto la femmina di Mauro Baroncini, interpretata all’ultimo momento da Max Castaldo. 1,12,9 con anche in questa occasione cronometri caldi, 28.5 - 30.2 - 28.8 - 29.2.
Al totalizzatore per la quinta del convegno, c’era una linea molto sottile che divideva Ucciburiru e Utopia. Ucciburiru un cavallo di mezzi notevoli, ma poco disponibile spesso in errore. Al contrario della femmina della scuderia Louisiana che ne ha approfittato. In testa da un capo all’altro l’allieva di Gino Salacone veniva impegnata da Uccea Jet e Flavio Martinelli. Se ai 400 finali sembrava che il cavallo di Cosimo Cangelosi portasse finalmente a casa la vittoria, in curva allargava per poi sbagliare e lasciare a lottare sin sul palo i due avversari. Bella vittoria per Utopia, ma bella prestazione anche quella di Uccea Jet, sempre all’esterno. Nella quarta corsa, molta fiducia nelle dichiarazioni pre corsa per Luca Schettino e il suo Principe Di Fuoco, un cavallo che ha regalato immense soddisfazioni al giovane driver. Nonostante rientrasse, la categoria era dalla sua parte. Assunto il comando non ha lesinato i parziali staccandosi da subito dal gruppo, lasciando a The Eage Grif e Principessa Rum la lotta per le piazze. Sempre a salire, la terza corsa era con i nastri sul doppio Km. Successo per Simply Kronos marciato sia a quota fissa che al totalizzatore, in una corsa dal pronostico aperto da vari concorrenti . In testa come da programma Sandy Roc, che lasciava ai suoi lati il favorito. Bel duello nella retta finale tra i due, dove proprio a fil di palo, riusciva a passare Flavio Martinelli e Simply Kronos, per i colori della scuderia Gnafà di Claudio Baldi, ed i training neanche a dirlo di Cristian Rizzo. Bella anche la prestazione dell’allieva di Paolo Bojino per la scuderia Skinka. Le prime due della giornata erano per i giovani cavalli di tre anni, dove nella seconda corsa ha confermato le attese Vlad Del Ronco, anch’esso allievo dell’allenatore milanese, affidato ad Andrea Guzzinati, che insieme a Davide Nuti, andavano a casa con due successi. Al secondo posto un’ottima Vincenzina Mec, una cavalla alterna, ancora acerba ma con discreti mezzi . Nella gentleman successo per Michele Bechis e la rientrante Veruska Bar, che tenevamo testa a Filippo Monti e Vaomar.

eb

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